15/12/2015 13:29
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Il Real Madrid ti riporta indietro con i sogni, quasi facendoti dimenticare il momento triste che sta vivendo la Roma ultimamente. Ti riporta a quando, a testa alta, i giallorossi andavano su tutti i campi e si facevano, quasi sempre, rispettare in Europa. Ti riporta al 2008, proprio quando la Roma, all’epoca allenata da Spalletti, si impose due volte contro i blancosagli ottavi di finale di Champions. La Roma di oggi è diversa, lo è anche il Real, nonostante certi problemi che sta vivendo ora, legati al rapporto giocatori/Benitez. E’ un po’ ciò che sta succedendo da queste parti, con una notevole differenza di qualità (e quantità) nella rosa, nel blasone etc etc. Tanto per dirne una: Benitez ha un calciatore, Ronaldo, che in Champions ha segnato 88 gol in 121 partite, 11 in questa prima fase a gironi, record assoluto, Garcia uno così non ce l’ha.
COINCIDENZA 11 SETTEMBRE - Il Real non è molto fortunato contro le italiano quando si tratta di partite a eliminazione diretta: fuori nel 1989 e nel 1990 (Milan), nel 1992 (Torino, in Coppa Uefa), nel 1996, 2003, 2005 e 2015 (Juve) e, appunto, nel 2008 dalla Roma. Quando usciamo dal dentro o fuori, è un po’ diversa la storia: il Real Madrid è l’avversario incontrato più volte in Champions League dalla Roma, otto, tre vittorie giallorosse, un pari e quattro successi spagnoli; il Real è la prima avversaria della Roma in Champions, in quel tragico 11 settembre del 2001 (e a Istanbul si giocava Galatasaray Lazio), gli spagnoli si imposero all’Olimpico per 1-2; il Real è anche la squadra alla quale Totti ha segnato il suo primo gol in Champions. Il Real è il Real, è sempre bello affrontarlo e a Roma sono impauriti e orgogliosi. Più impaurita è sicuramente la Juve che ha pescato il Bayern. Allegri caricare l’ambiente e cita Guerre Stellari: «Fare o non fare, non esiste il provare», Max utilizza la frase del maestro Yoda della saga di George Lucas per commentare il difficilissimo sorteggio degli ottavi Champions. Come a dire: nulla è impossibile. E questo vale anche per la Roma.
IL FUTURO - La Roma di adesso parte sfavoritissima, ma da qui a febbraio tutto (o molto) potrà cambiare (primo round all'Olimpico il 17 febbraio e ritorno al Santiago Bernabeu l'8 marzo) e la squadra di Benitez è forte, ma sembra più mortale di altre. «Noi giochiamo la Champions League per sfidare le grandi squadre e vedere all'Olimpico i migliori giocatori del mondo. Abbiamo giocato con il Real in amichevole ed è andata abbastanza bene, naturalmente questa è un'altra storia perché si tratta della competizione più importante del mondo. A febbraio spero di avere la squadra al completo, potendo recuperare tutti i ragazzi, che non vedono l'ora di giocare questa grande sfida, sperando che l’Olimpico possa tornare pieno. Servirà un exploit e di sicuro non dovremo giocare come contro il Napoli», le sue parole a Roma radio.