Roma, Lippi o Spalletti

18/12/2015 14:22

LEGGO (F.BALZANI) - I «giusti comportamenti», ma soprattutto la speranza di rivedere il gioco che fece brillare gli occhi a mezza Europa. È Luciano Spalletti il nome che la Roma, nel giorno del giudizio post eliminazione grottesca contro lo Spezia, ha contattato con più insistenza per sostituire . Una giornata quella di ieri passata tra conference call con gli Usa, lunghi faccia a faccia e tante telefonate al cellulare del tecnico che ha guidato la Roma dal 2005 al 2009 conquistando 2 coppe Italia, 1 Supercoppa e due accessi ai quarti di . Spalletti è disponibile a tornare, ma andrà avanti anche oggi la discussione sulla durata del contratto da 2,5 milioni circa: lui chiede 2 anni e mezzo, la Roma ne offre uno e mezzo. In ogni caso bisognerà aspettare il 22 dicembre quando scadrà il contratto con lo Zenit e quando il tecnico potrà ultimare il pagamento delle tasse in Russia. Spalletti porterebbe con sé il suo staff storico, ad eccezione del vice che sarebbe Tonetto. Ritroverebbe Beccaccioli come e Andreazzoli potrebbe tornare ad avere un ruolo importante.

Ma il condizionale è d’obbligo. Perché in questo momento a Trigoria nessuno ha le idee chiare e perché oltre a Spalletti resta in ballo la pista Lippi come traghettatore con vista su , anche se il ct della nazionale ha ricevuto negli ultimi giorni le avance del Chelsea. Non convincono né Capello né Mazzarri; rispunta Bielsa vecchio pallino di è disposto ad accettare un anno e mezzo di contratto.

E ? Ieri, durante la festa di beneficenza di Natale della fondazione Roma Cares, ha cenato proprio con chi in questo momento sta decidendo il suo futuro (tranne che è andato via dopo 20 minuti). Volto scuro quello di Rudi: è convinto di restare fino a domenica e che in caso di vittoria sul costringerà a ripensarci. Peggiore il finale: all’uscita un gruppo di tifosi ha atteso il pullman della squadra, uova e calci e tensione alle stelle. L’uscita di scena di sarà al veleno, zero trofei e tante macerie. Infatti, Pallotta ha pronta la lettera di licenziamento per il tecnico che, appena un anno e mezzo fa, doveva essere «il nuovo Ferguson» e al quale fu fatto firmare un contratto da 2,8 milioni fino al 2018 (ne rimarrebbero da pagare 15 lordi). Un legame che andava sciolto quest’estate e che ora mette nei guai non solo ma anche chi (come ) ha dichiarato: «Se affonda Rudi, affondiamo tutti». Stavolta, infatti, non basterà l’esonero del tecnico per ricominciare. L’opera di rinnovamento interna riguarderà tutti i comparti, compreso quello dirigenziale, e sarà intrapresa da qui a giugno proprio da chi intende dimettersi. Per è già pronto un posto a e potrebbe essere sostituito da Sensibile o Corvino, mentre resterà nel club ma con un incarico diverso.