14/12/2015 14:22
IL MESSAGGERO (P, TINA) - La metafora che preferisce è quella del pugilato. Maurizio Sarri non utilizza troppi giri di parole. «Se fossimo stati sul ring, la Roma avrebbe gettato la spugna». Ma su un campo da calcio è tutto diverso: lo 0-0 non piace tanto al tecnico del Napoli, almeno per quanto riguarda un discorso prettamente utilitaristico. «Il risultato ci sta stretto. Abbiamo collezionato 7 occasioni da rete, la Roma nessuna». Garcia, invece, inserisce nel computo totale il gol annullato a De Rossi. «Non sono affatto d'accordo. L'azione era inficiata da tre irregolarità. La prima: c'era un fuorigioco. La seconda: Iturbe commette fallo su Albiol in area. La terza: la palla, dopo il cross di Rudiger, è probabilmente uscita. Dico così perché dalla televisione l'immagine non è chiarissima. Il guardalinee ha alzato la bandiera molto prima dell'intervento di De Rossi».
«KOULIBALY? UN GRANDE» Sarri è comunque soddisfatto della prestazione. «Credo sia la migliore in assoluto al San Paolo. Siamo tornati solidi dal punto di vista difensivo, non abbiamo mai dato la sensazione di poter subire. Potevamo giocare anche tutta la notte. Contro Fiorentina e Inter non è andata così. Questa prova ci darà molta fiducia, ne sono convinto». Koulibaly è stato protagonista assoluto. «Doveva reagire dopo la brutta prestazione di Bologna. Ha avuto anche ottime letture, può davvero diventare un grandissimo giocatore». E' mancato soltanto il guizzo decisivo per sbloccare il risultato. «Nel primo tempo faticavamo a trovare spazio. Forse siamo stati poco incisivi nell'area di rigore avversaria, non abbiamo mai sfruttato i cross veloci che siamo riusciti a produrre. Higuain ha ingaggiato una guerra fisica con gli avversari e veniva poco incontro. Poi abbiamo corretto questo aspetto e nella ripresa la nostra manovra è migliorata».
«NON SIAMO STANCHI» Hamsik poteva scrivere un finale diverso. «Ma non ho niente da dirgli. Ha disputato una prestazione straordinaria con grande intensità in mediana». Allan, invece, ha attaccato meno del solito. «Ha preso un 'cazziatone' dopo Bologna perché aveva lasciato spazio, ora è stato molto attento». Sarri esclude l'ipotesi stanchezza. «Non credo, negli ultimi cinque minuti siamo stati molto pericolosi». Non resta, dunque, che ripartire. Il Napoli è a -4 dall'Inter: «Se i nerazzurri ci temono, vuol dire che siamo forti. Credo che l'Inter stia raccogliendo i frutti di un mercato incredibile, al livello delle grandi big europee. A volte si spende bene e quindi sono convinto che adesso i nerazzurri contenderanno lo scudetto alla Juventus che resta la mia favorita. Sul piano del gioco, invece, mi piace di più la Fiorentina».
«VORREI LO UNITED» «Vorrei sfidare il Manchester United, ma ai sedicesimi non è possibile, quindi dobbiamo superare questo turno», conclude l'allenatore lusingato dai complimenti che riceve dai sostenitori giallorossi. «Ne sono onorato». La chiusura è affidata a De Laurentiis che è un po' criptico. «Non posso che essere soddisfatto della prestazione dei miei giocatori. Ma si potrebbe parlare per ore di questa partita». Il retrogusto del suo pensiero è un po' amaro. Il patron, però, non svela i motivi. Ipotesi immediata: la direzione di Rizzoli. «Non ce l'ho con l'arbitro, io non ce l'ho con nessuno. Il calcio italiano è così e a volte dobbiamo subirne i lati negativi. Sono una persona che fotografa e immagazzina, poi ogni tanto tiro fuori delle cose che sono il risultato di arrabbiature precedenti. Stavolta vado via sereno perché i miei hanno giocato»