21/12/2015 22:21
Babbo Natale Candreva consegna alla Lazio un po' di serenità ma soprattutto una classifica di serie A affollata al vertice come non lo è mai stata. Tre squadre in un punto, ma anche quattro in tre e cinque in quattro fanno (o dovrebbero fare) felici i tifosi, le società e chi gestisce i diritti tv. L'Inter segna il passo e fa avvicinare Fiorentina e Napoli, la Juve in rimonta, la Roma che riparte con Garcia. Insomma, tutti insieme appassionatamente per un inizio d'anno eccitante considerando anche le possibili incursioni del Milan in crescita e delle sorprese Sassuolo e Empoli. Al di là del titolo d'inverno, che si assegna tra due turni col Napoli che ha il calendario migliore, la volata scudetto ha molte possibilità di essere lunga e spettacolare. Da inizio millennio solo due tornei sono stati così equilibrati: nel 2000 alla 17/a la Juve precedeva di un punto la Lazio, di quattro Roma e Inter, di cinque il Milan, poi la volata si è chiusa con lo scudetto alla Lazio e la Juve impantanata a Perugia. Nel 2003 il Milan precedeva di tre punti Lazio e Inter e di quattro la Juve che ha poi vinto. Precedenti che non fanno stare sereno Mancini. Pro e i contro delle cinque pretendenti allo scudetto.
- INTER 36 PUNTI - La migliore difesa con Handanovic, Miranda e Murillo, Icardi torna a segnare, ma pesano l'assenza di un regista, la ruvida semplicità di Melo e Medel. Il gioco spesso latita per lasciare spazio all'estro di troppi trequartisti. Non sempre si può mantenere l'1-0 e Mancini cambia un pò troppo. Ma ha mostrato continuità, personalità ed è ancora prima dopo qualche battuta a vuoto. Per il titolo d'inverno ha due ostacoli infidi: trasferta a Empoli e Sassuolo in casa.
- FIORENTINA 35 - Viola in orbita coi gol della rivelazione Kalinic, le giocatore talentuose di Bernardeschi, l'assetto agile e spettacolare forgiato da Paulo Sousa. Un mix sostanzioso alimentato dall'entusiasmo dei tifosi. Manca qualità alla panchina per i ricambi e personalità negli scontri diretti persi con le altre grandi (salvo l'Inter). Ora per i viola il Palermo in trasferta e la Lazio in casa.
- NAPOLI 35 - Visto che la differenza la fanno i grandi goleador, i partenopei possono contare su Higuain in stato di grazia (16 gol in 17 gare) che si sposa magicamente col talento consolidato di Insigne e la continuità di Hamsik. Sarri ha saputo superare un inizio in salita e ora la squadra gioca a memoria. Pesano gli alti e bassi e qualche ingenuità difensiva nonostante super Koulibaly. La pausa giunge a proposito, poi i campani hanno il calendario migliore: Toro in casa e Frosinone fuori.
- JUVENTUS 33 - Un inizio disastroso e quattro ko sono stati ridimensionati dal recupero di 8 degli 11 punti dalla vetta e da una striscia di 7 vittorie di fila. Allegri ha raddrizzato il timone col fido Marchisio, la difesa è tornata attenta, le partenze eccellenti sono state metabolizzate. Mandzukic, Dybala e Pogba cominciano a carburare. Ma le distrazioni finali di ieri non sono da sottovalutare. Bianconeri di nuovo in corsa per il pokerissimo scudetto, ma stavolta alla pari con le altre. Alla ripresa Verona in casa e Sampdoria fuori.
- ROMA 32 - Squadra unita con Garcia ma in crisi di gioco, fiducia, forma e risultati. Migliora l'assetto difensivo, si aspetta il ritorno in condizione di Salah e Gervinho e i gol di Dzeko. Servono innesti mirati e soprattutto una pace con i tifosi, visto che salvo la Coppa Italia gli altri obiettivi sono ancora perseguibili. Alla ripresa Chievo in trasferta (senza Pjanic, Nainggolan e Dzeko) e chiusura col Milan all'Olimpico.
(ansa)