23/12/2015 14:26
LEGGO (F. BALZANI) - «Torno presto, ma senza fretta». Non finirà sotto l’albero e probabilmente non potrà scartarlo nemmeno il giorno del suo 26° compleanno (il 13 febbraio), ma il regalo del ritorno in campo Strootman vuole regalarselo il prima possibile. Possibilmente prima di Pasqua (il 27 marzo). Ieri, prima di partire per Dubai con la fidanzata Thara, l’olandese ha voluto rivivere due anni di calvario confessando al sito ufficiale del suo club paure passate e speranze future: «È cominciato tutto durante la partita dell’Olanda contro la Francia quando ho avvertito il primo fastidio. Tre giorni contro il Napoli le cose andavano bene ma a causa di un contrasto mi sono procurato una distorsione ai legamenti. Mi ci sono voluti 8 mesi per tornare in campo».
Era il 9 marzo 2014. L’inizio del primo capitolo dell’Odissea della lavatrice che tornò in campo il 7 novembre contro il Torino. «Due mesi dopo a Firenze mi sono infortunato di nuovo. Sentivo il ginocchio poco stabile e mi sono dovuto operare di nuovo. Durante l’operazione hanno scoperto che i problemi con la mia cartilagine erano più seri del previsto. Per me è stato un grosso choc, un trauma terribile». Lo stop doveva finire con l’inizio della stagione, ma il ginocchio non era ancora guarito. Il nuovo fastidio poteva togliere sonno e speranze, ma Kevin non è uno che si abbatte facilmente e così «abbiamo iniziato a cercare in giro per l’Europa la migliore soluzione. La conclusione è stata che dovevo nuovamente operarmi ai legamenti. Ero così vicino a tornare a giocare con la mia squadra, e mi è stato tolto tutto. È stato un grosso passo indietro, ed una sfida difficile a livello mentale. Adesso sono passati tre mesi, mi sto allenando e devo dire che mi sento molto meglio. Spero che gli ultimi passi da compiere per la mia riabilitazione vadano allo stesso modo e che possa tornare a far parte della squadra. È quello che mi è mancato di più in questi ultimi due anni».
Strootman potrebbe tornare in gruppo entro fine gennaio ma nemmeno lui se la sente di dare una data: «Sto lavorando per reinserirmi nella squadra, e tutti mi stanno aiutando. Al momento è difficile fissare una data. Sono passati tre mesi, vediamo come starò dopo il quarto e dopo che avrò cominciato ad allenarmi coi compagni».