13/01/2016 13:49
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - «Ci vediamo domani». Un saluto surreale, quello di Garcia alla squadra dopo la seduta svolta di ieri pomeriggio, che fotografa la situazione a Trigoria. Della serie: l’esonero c’è ma non si vede. Avanti così, aspettando notizie da Miami. Apparentemente imperturbabile, il tecnico francese si è comportano da professionista esemplare. Di ritorno da Zurigo, dove la sera prima aveva presenziato alla cerimonia del Pallone d’oro, si è diretto a Trigoria, varcando i cancelli del Fulvio Bernardini alle 9,30. Ha atteso l’arrivo della squadra e poi ha iniziato a preparare la gara con il Verona, come se domenica dovesse toccare ancora a lui sedere in panchina.
AMAREGGIATO Disposizioni tecnico-tattiche, indicazioni e accorgimenti sugli avversari: per intenderci, il solito cliché d’inizio settimana alla ripresa degli allenamenti. Poi, prima di entrare in campo, ha utilizzato poco meno di due minuti per chiarire la situazione che lo riguarda. Ha chiesto ai calciatori (molti dei quali si sono poi informati con Totti, De Sanctis e De Rossi su Spalletti) di comportarsi da professionisti e che il lavoro per la sfida col Verona procederà come al solito, fino ad una comunicazione ufficiale da parte del club. E sul suo conto, si è limitato a sottolineare amaramente come ci fosse ben poco da dire: tutto quello che c’è da sapere, era già noto sui quotidiani. Tra breve non sarà più l’allenatore della Roma. Ha poi diretto l’allenamento mattutino, al termine del quale ha parlato con il ds Sabatini. Tra uomini di calcio, c’è stato poco spazio alle considerazioni superflue. Garcia è consapevole che il ds ha preso le sue difese sino all’ultimo: la decisione di esonerarlo è stata di Pallotta. Un addio che costerà caro al club (che nei due anni e mezzo di Garcia a Roma è stato già multato di 274mila euro, ridotti poi a 197mila, per l’utilizzo della ricetrasmittente in tribuna da Bompard).
L’ANTICIPAZIONE Una situazione ai limiti del grottesco che Garcia, al netto degli errori che ha potuto commettere nell’ultimo periodo, non merita. Ieri è stata fatta circolare dal club una foto di lui sorridente a dirigere gli allenamenti ma la realtà è inevitabilmente un’altra. Scuro in volto ha lasciato Trigoria alle ore 18. Oramai attende soltanto l'ufficialità dell'addio. Ad anticiparlo, involontariamente (?), ci ha penso la compagna Francesca Brienza. Prima replicando a Tiki Taka al presidente Pallotta che aveva sottolineato a Il Messaggero.it la mancanza di mentalità vincente: «Preferirei il silenzio, fino a comunicazione ufficiale ma Rudi è comunque sereno perché ha una mentalità vincente a dispetto da quello che si dice». Poi la giornalista di Roma Tv ha concesso il bis su Facebook: «Ho vissuto un altro mister che ha amato la sua Roma in ogni momento e che non ha mai voluto prendere in giro nessuno. Ma di questo e tanto altro ce ne ricorderemo meglio tra qualche tempo, ne sono certa. Siamo fatti così! Ora onore a chi verrà». Parole che certificano la fine del rapporto tra Garcia e la Roma. Prima della nota ufficiale del club. L’ennesimo paradosso delle ultime settimane.