11/01/2016 13:51
«Una lenta agonia»: è questa la definizione che, dagli spalti della tribuna social, i tifosi della Roma hanno dato all’attuale situazione in cui versa la squadra. Le emozioni sono ridotte ai minimi termini, guardare una partita di De Rossi e compagni ormai non è più una gioia ma «sempre la solita storia» scrive Giulio su Twitter. I tifosi hanno perso la voglia di tifare, lo spirito propositivo si è spento e la luce in fondo al tunnel è ormai troppo distante per regalare un barlume di speranza: «Solo un cambiamento totale sia a livello societario che tecnico potrebbe riuscire a farmi tornare di buon umore» è il commento di Pietro tra una valanga di post che hanno tempestato pagine Facebook e account Twitter giallorossi. Ma ciò che il popolo del web chiede a gran voce è l’esonero di Rudi Garcia: «Ha fatto il suo saldando nuovamente un ambiente che non aveva più stimoli. Con lui adesso non si vince né in Italia e né in Europa. Se la Roma vuole davvero vincere, ci vuole un allenatore come Lippi o Capello» scrive Roberto.
TUTTI NEL MIRINO Il tecnico, però, non è il solo bersaglio che gli internauti si affannano a colpire: c’è la squadra che «ha evidenti limiti fisici, mentali e non si allena a dovere» scrive Marco, la società «senza spina dorsale che non riesce a prendere uno straccio di decisione» sentenzia Antonio riferendosi a Pallotta, Baldissoni e Sabatini ed infine c’è anche Darcy Norman definito «il guru dei preparatori atletici che allena una squadra che non si regge in piedi» osserva Salvatore. Il giudizio è quasi unanime, non lascia scampo a nessuno e a differenza di altre situazioni passate, non viene nemmeno vissuto con sarcasmo. Qualcuno prova ad essere ottimista, ma sono davvero pochi: «La Roma nonostante tutto arriverà in Champions» spera Giulio, ma il suo commento viene fagocitato da disapprovazioni e attacchi. E comunque, tolte le critiche e gli inviti a «liberare Trigoria», ciò che dovrebbe far più riflettere è il commento di Lorenzo, tra i più apprezzati su Facebook: «Siete riusciti a far disinnamorare mezza città. Penso di parlare a nome di tanti, tantissimi, troppi tifosi. Quando vedo la partita non provo più emozioni».