Florenzi e Dzeko per ripartire

17/01/2016 14:01

IL TEMPO (E. MENGHI) - Qualcosa cambierà, ma Spalletti non ha intenzione di stravolgere la Roma. Si dovrebbe ripartire dal lasciato in eredità da , con accorgimenti tattici diversi, ovviamente, e almeno un cambio, se non due, sulla fascia destra. fa due passi avanti, potrebbe farne uno verso l’esterno e trasformarsi in terzino, dando a la possibilità di tornare titolare. Solo un’idea suggestiva, in realtà mai testata in questi tre giorni dal nuovo tecnico, che a fine rifinitura si è intrattenuto proprio col tedesco, e . Un colloquio che non dovrebbe però incidere sulle scelte di modulo: la difesa a tre non è stata provata e sembra un azzardo troppo grande. Allora potrebbe giocare nel suo ruolo naturale accanto all’onnipresente , con l’altro greco sulla fascia ( è out e ci prova per la , così come Gervinho, se non parte, e ). ha la maglia assicurata a sinistra, centrocampo solito con , e , da scoprire se il playmaker sarà il bosniaco o il romano, perché a detta di Spalletti entrambi hanno le qualità per farlo, in modi differenti. Davanti si rivede con sulla corsia opposta e al centro. Una punta vera, niente «falso nueve» per questa Roma di Spalletti, sperando che la doppia abbia permesso all’ex di ricaricare le pile e ritrovare l’istinto da bomber: il gol manca da novembre, l’ultimo al quasi due mesi e mezzo fa.

Chi continuerà a mancare è la Sud, un vuoto che il tecnico toscano vivrà per la prima volta, aspettando l’esodo di massa per Torino la settimana prossima. Perché non è il cambio in panchina che i tifosi attendevano per tornare, ma la retromarcia delle istituzioni. Tengono il punto, fermi come le barriere della discordia, e non si lasciano sopraffare dalle emozioni di un ritorno così ben voluto: non basta Spalletti per riempire di nuovo la curva giallorossa.