05/01/2016 13:33
IL TEMPO (A. AUSTINI) - «Non posso parlare». Ma ha potuto firmare. Diego Perotti è virtualmente un giocatore della Roma da diversi giorni e ieri ha impresso i primi «autografi» su alcuni documenti davanti a Sabatini.
In attesa di sostenere le visite mediche, siglare i moduli federali e, soprattutto giocare, il neo giallorosso ha sfruttato il blitz romano per incontrare in gran segreto il diesse insieme al procuratore che ha curato l’operazione con il Genoa. Perotti si è presentato puntuale alla Corte Sportiva d'Appello Nazionale in via Campania per tentare di convincere i giudici a una riduzione sulla squalifica da tre turni, di cui solo uno già scontato. Niente da fare, reclamo respinto, ma il viaggio nella Capitale è stato comunque molto proficuo. «Se ho parlato con Sabatini? Non posso dire niente, non so niente», così ha dribblato i cronisti fuori dagli uffici federali, prima di infilarsi nella macchina che lo aspettava fuori. Con il dirigente romanista non si è visto a Trigoria ma probabilmente nello Studio Tonucci: così Perotti è diventato il primo acquisto del mercato di gennaio.
Rientrato subito a Genova, stasera dovrà guardare il derby da spettatore e tra qualche giorno, non appena Preziosi avrà preso un altro attaccante per far «digerire» la sua cessione alla piazza, avrà il via libera per allenarsi agli ordini di Garcia. Roma-Verona del 17 gennaio è la data possibile dell’esordio, tempi del mercato permettendo. Il dribblomane argentino, 28 anni da compiere, arriva con la stessa formula di Iturbe al Bournemouth: sarà un prestito oneroso con un riscatto quasi automatico. Cifre top secret, si oscilla tra i 9 e i 12 milioni.
Perotti sostituirà nelle liste Figc e Uefa proprio Iturbe e non è detto che sia l’unico innesto in attacco. Anzi: Sabatini sta valutando se piazzare la sorprendente «doppietta» con El Shaarawy, tesserabile liberamente essendo italiano. L’occasione agli occhi del diesse è ghiotta e va colta subito. Il Milan ha necessità di piazzarlo dopo che il Monaco ha scelto di non riscattare il Faraone, quindi le condizioni economiche potrebbero essere vantaggiose per chi compra, e il ragazzo ha un bisogno disperato di rilanciarsi per non perdere l’Europeo. E infatti da Coverciano vivono la vicenda con molto interesse. Un trasferimento di El Shaarawy alla Roma o alla Fiorentina, l’altra società più interessata insieme allo stesso Genoa, verrebbe visto di buon occhio da Conte e i dirigenti della Nazionale.
Il Faraone la sua scelta l’ha fatta: l’opzione giallorossa è la prima, poi valuterà le altre. Sabatini, intanto, tratta sul prezzo con Galliani: il Milan vuole un prestito oneroso con riscatto obbligato per un totale di almeno 11 milioni, ma si può tentare di chiudere sotto quota 10. Per la Roma sarebbe una sorta di acquisto anticipato in ottica prossima stagione, da valutare anche nella prospettiva di un addio di Garcia praticamente certo a giugno: a quel punto Gervinho, ad esempio, tornerebbe sul mercato. Prima, però, va venduto Doumbia: sul tavolo due offerte dalla Cina e una dalla Premier, anche se l’ivoriano preferirebbe estendere il prestito al Cska fino a giugno.
Anche per rinforzare la difesa serve una cessione. Cole sta per accettare una proposta dagli States, mentre Torosidis e Maicon vogliono restare. Intanto la Roma valuta una serie di terzini (compresi Adriano e Debuchy) e di centrali, con un identikit ben preciso: l’eventuale difensore in arrivo deve essere subito pronto ad entrare nelle rotazioni di Garcia. Non come Emerson e Gyomber, insomma.
Potrà invece solo allenarsi Gerson, atteso stasera a Roma. A meno che non accetti di giocare cinque mesi in prestito a Frosinone o col Chievo. In estate lo raggiungerà a Trigoria Alisson, per il ruolo di secondo portiere sondaggio su Mandanda del Marsiglia. Chiuso, infine, l’acquisto di H’Maidat dal Brescia: costo 2 milioni, sarà girato al Pescara.