Roma, con Spalletti un tuffo nella tattica. Qualche giocatore dice: "Ne abbiamo fatta più oggi che negli ultimi 3 anni"

16/01/2016 00:16

REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - I primi acquisti di Luciano Spalletti non sono calciatori. Ma due nuovi collaboratori. Il team si allarga: a Daniele Baldini e Marco Domenichini, si aggiunge un ritorno quasi storico, quello di Aurelio Andreazzoli. La sua avventura alla Roma s'era interrotta la scorsa estate dopo 9 anni, in cui nel 2013 aveva anche guidato la prima squadra dopo l'esonero di Zeman. Spalletti, che lo aveva portato a Roma nel 2005, l'ha rivoluto con sé. L'altro innesto è quello di Alessandro Pane, calciatore con Spalletti ai tempi di Empoli, anche se il suo incarico non potrà essere ufficializzato: a ottobre è stato esonerato dal Rimini e fino al termine della stagione non potrà assumere un nuovo incarico. Non si aggiungerà invece alla squadra Birindelli, che pure il nuovo allenatore della Roma avrebbe voluto con sé: l'ex terzino della è il responsabile delle giovanili del Trapani e non se l'è sentita di interrompere la sua esperienza in Sicilia.

Lo aiuteranno nella gestione del gruppo, che come nel football americano sarà diviso per ruoli: da una parte i difensori, dall'altra le punte, per migliorare i movimenti di reparto, soprattutto nella fase di non possesso (per la retroguardia) e per le situazioni di gioco specifiche. Un dettaglio che ha conquistato i calciatori. Già dopo il primo allenamento la squadra aveva colto la differenza d'impostazione del nuovo tecnico: pronti-via un tuffo nella tattica, al punto da far dire a qualche calciatore: "Ne abbiamo fatta più oggi che negli ultimi 3 anni", il pensiero maligno di qualcuno. Una reazione spontanea di fronte al nuovo stile di allenamento, molto diverso da quello di , che aveva sempre prediletto allenamenti meno tattici, seppure con tanto pallone, e un organizzazione del tempo incontrata sul recupero fisico e la riservatezza, meritandosi il nomignolo di "" per l'attenzione maniacale ai dettagli anche extra sportivi.

VAI ALL'ARTICOLO ORIGINALE