Roma, la vittoria è un tacco magico

31/01/2016 14:22

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Finalmente la Roma. Che, dopo 41 giorni, riassapora il gusto del successo, il primo di Spalletti e del nuovo anno. Il 3 a 1 contro il , meritato più per l'impegno che per la prestazione, è il primo passo verso il podio . Cioè il terzo posto che, aspettando i risultati dell'Inter e della , ora è più vicino, a 3 punti.
Spalletti, con la rosa impoverita da cessioni affrettate e infortuni muscolari, fa debuttare i nuovi acquisti Zukanovic ed El Shaarawy. Non può comportarsi diversamente. Il primo è promosso perché ancora non dà garanzie, l'altro per mancanza di alternative. Tra partenti e indisponibili, sono usciti di scena 5 esterni:
, Gervinho, , e . Il sistema di gioco, all'inizio, è ancora il 3-4-2-1, anche se a metà primo tempo spesso la linea arretrata torna a 4: i terzini diventano , chiamato fino a quel momento a coprire la fascia destra, e Zukanovic, utilizzato per 24 minuti da centrale sinistro. In fase difensiva si allargano, nel 4-4-2, a destra ed El Shaarawy a sinistra, con che si abbassa accanto a . Davanti restano e che però faranno poco o niente.

FRAGILITÀ DIFENSIVA - Il gol di , bomber del nuovo corso (2 reti in 3 match), non cancella le lacune del gruppo. La Roma, dopo il salvataggio da applausi di Zukanovic sulla linea di porta, trova il vantaggio con il suo centrocampista più vivace. da terra, con Leali colpevole. Ma, come spesso è accaduto in questa stagione, i giallorossi non riescono a controllare la partita. E fisicamente anche il dimostra di essere meglio preparato. Il di Stellone colpisce prestissimo. La percussione centrale è di Chibsah che imbuca per Daniel Ciofani. E' lui a firmare il pari, dopo aver vinto il contrasto con Zukanovic, piazzato male. La Roma continua, insomma, a prendere gol: è successo in 18 gare su 22. Interviene Spalletti e vira sul 4-4-2. La soluzione restituisce compattezza all'assetto. Il , sempre pronto a chiudersi con il 4-5-1, resta dignitosamente in partita, anche se tornerà a casa con il 9° ko (più 2 pari) in 11 viaggi e 48 reti subite. Leali si riscatta sulle conclusioni di e che non bastano al pubblico dell’Olimpico. Fischi già prima dell’intervallo.

SPINTA DA SINISTRA - Anche Spalletti è insoddisfatto e si consulta con i suoi collaboratori. Usa la lavagnetta, affiancato da Domenichini e Baldini, per studiare le mosse e aiutare i giocatori. La Roma, nella ripresa, alza subito il ritmo. e Zukanovic si lanciano sulle corsie. Il nuovo vantaggio viene proprio dalla fascia sinistra e lo costruiscono i 2 nuovi acquisti (con loro sono 30 i calciatori utilizzati). Va al cross Zukanovic e fa centro di tacco El Shaarawy che anticipa Ajeti e ritrova il gol in serie A dopo più di 8 mesi (doppietta il 24 maggio 2015 contro il Torino). Sono 17 i marcatori stagionali. L'acuto è decisivo, anche perché i giallorossi vanno a strappi e faticano a mettere al sicuro il risultato. Il non si arrende. E chiede il rigore su tiro di Sammarco, respinge con la spalla in piena area di rigore. Spalletti, nella fase cruciale, chiama in causa . Esce dopo un'ora , di nuovo fuori dal coro e fischiato dalla gente che festeggia il capitano. Zukanovic è stanco, spazio a , con che finisce a sinistra. Per il finale Stellone fa uscire i centrocampisti Chibsah e Frara, dentro Paganini e Gucher. Serve Vainquer per far legna: fischi pure per che gli lascia il posto. timbra la sua quinta presenza mandando in porta per il 3 a 1 (tris atteso dal 28 ottobre, gara contro l'Udinese) e il 10° gol stagionale. L'assist vale per la tranquillità e la classifica. E per Spalletti che torna a vincere in A. L'ultimo brindisi il 31 maggio 2009: 3-2 contro il Torino.