Roma, solita resa finale

25/01/2016 14:39

LEGGO (F. BALZANI) - «A questa squadra mancano qualità fondamentali». Non crede ai miracoli Spalletti. E non poteva aspettarseli contro la lanciata da 10 vittorie e a Torino dove la Roma negli ultimi 5 anni ha messo in fila solo sconfitte e teste basse. Così il tecnico chiamato a rimettere in piedi le macerie lasciate da è inciampato di nuovo dopo il pari in casa col Verona. E ora vede il terzo posto a 6 punti di distanza.

Non un dramma visto il calendario che attende la Roma nel prossimo mese e alla luce di una prestazione che ha fatto intravedere qualche “giusto comportamento” e un barlume d’ordine tattico crollato nell’ultimo quarto d’ora quando Dybala ha bucato autore poco prima di una parata provvidenziale su Evra. Si tratta del 10˚ gol subito negli ultimi 15’ dalla Roma, un record in serie A. Una beffa che ha vanificato la buona prestazione della difesa a tre messa in campo da Spalletti, ma meritata per una Roma troppo timida che ha tirato in porta solo una volta e messo in mostra una coppia d’attacco opaca, spenta. I numeri sono da crisi: 6 punti nelle ultime 10 partite. Spalletti non si nasconde ed elenca i difetti: «Mi aspettavo qualcosa di più. Pensavo di poter fare qualcosa di meglio. Ci sono delle priorità, ci mancano delle qualità e quindi è inutile ora parlare di classifica. Siamo stati ordinati sì, ma forse troppo. Dovevamo osare di più. Siamo intimoriti e abbiamo paura a farle le cose. Non abbiamo un supporto d’entusiasmo. In Italia ci sono molti allenatori bravi e tanti club forti che sanno interpretare le partite in corsa. Noi dobbiamo arrivare a quel livello lì. ? Deve allenarsi duramente e ritrovare il coraggio di andare al contrasto. Anche nell’approccio fisico alle partite bisogna imparare dalla ».

Una partita brutta anche se i giallorossi erano partiti con l’adrenalina a mille (basti guardare il riscaldamento) e beccato due gialli in un quarto d’ora con e . Capitan Futuro rischia ben più di un’ammonizione però. Al 29’, infatti, uno scontro verbale con Mandzukic degenera in modo pesante. Daniele se la prende col croato per aver simulato e sembra riservargli un insulto razzista beccato dalle telecamere: «Stai muto zingaro di m…». Un’altra brutta storia dopo quella tra Sarri e Mancini. non è a rischio prova tv, ma la Procura Figc potrebbe comunque aprire un fascicolo come nel caso capitato allo stesso degli insulti post-derby. Altro scatto d’ira quello di al momento del cambio che ha meritato la bacchettata di Spalletti: «I campioni non fanno queste cose qui, da lui ci aspettiamo qualcosa di più». La quindi si conferma tabù assoluto: per Spalletti alla 17ª sconfitta su 21 partite contro i bianconeri, e per la Roma alla settima su sette allo Stadium.