15/02/2016 13:55
IL MESSAGGERO (B. SACCA') - Concentrato oltre ogni immaginazione, Zinedine Zidane ha cominciato a preparare la trasferta di Roma con l’umiltà dell’inesperto e la sicurezza dello specialista. Il suo Real Madrid è una meraviglia del pallone, questo si sa: sforna gol a scansione multipla, incanta l’Europa grazie al talento degli attaccanti e, in definitiva, vince più per manifesta superiorità che non per genialità tattica. Mercoledì sera affronterà la Roma allo stadio Olimpico nella sfida di andata degli ottavi della Champions e il neo-tecnico Zidane si è già chinato sulla scacchiera per pianificare il duello diretto con Luciano Spalletti. Tanto per iniziare, va annotato che tre perni dei blancos domani rischieranno di non salire neppure sull’aereo diretto in Italia. Sono Marcelo, Bale e, da ieri, il difensore Pepe. Nessuno dei tre è in buone condizioni atletiche, tutt’altro.
RONALDO DA URLO - Ieri Zidane ha annullato riposi e vacanze domenicali, e ha convocato tutta la rosa alla città sportiva di Valdebebas. Allenamenti, sedute di scarico, addestramenti tattici. È stata una novità, perché in genere Zizou concede sempre almeno un giorno di riposo alla squadra dopo le vittorie: e, sabato pomeriggio, il Real aveva asfaltato l’Athletic Bilbao al Bernabeu per 4-2. E invece. Più che i giocatori, a sorprendersi è stata la stampa madrilena. Come detto, però, l’allenatore francese aveva strati spessi di pensieri nella mente. Così, in mattinata, si è dovuto arrendere all’evidenza e ha visto Marcelo esercitarsi da solo in palestra, e Pepe e Bale lavorare in modo diversificato per via di una fascite plantare e di una lesione al polpaccio destro. Schierarli tutti dopodomani all’Olimpico sarebbe una follia. A poterne impiegare due, probabilmente Marcelo e Pepe, Zidane stapperebbe già lo spumante. Non riuscissero comunque a recuperare, il brasiliano e il portoghese lascerebbero le maglie a Nacho e a Danilo. Va da sé che sarà quindi la difesa il punto debole degli spagnoli. Quanto all’attacco, a rilevare Bale sarebbe James Rodriguez, forse anche più pericoloso del gallese. Potendo sfoggiare un raccolto di 32 gol firmati in 30 gare stagionali, sarà Cristiano Ronaldo a spargere il panico in campo. Un mostro.