17/02/2016 14:23
LEGGO (F. BAALZANI) - Dare il 120 per cento per avere il 50% di possibilità di arrivare ai quarti di Champions. È questa l’equazione della Roma di Spalletti per provare a superare il Real Madrid di Cristiano Ronaldo che stasera sbarcherà in un Olimpico tornato pieno di tifosi (almeno 50 mila) e speranze. Le stesse che culla il tecnico toscano reduce da 4 vittorie consecutive in campionato: «Non ci sono favoriti e dirò ai miei calciatori che possono essere al livello di Ronaldo. Non farò alcuna gabbia per contenere il portoghese perché darei il segnale che lui vale tre volte più di un mio giocatore. Se andassimo ai quarti non mi meraviglierei. Paura di un nuovo Bayern o nuovo Barcellona? La squadra deve avere solo una strada in mente perché qui si lavora e bene, è un ambiente ideale. Qui c’è “The Roma way”, la strada della Roma, dobbiamo scendere in campo sempre per vincere le partite. Dobbiamo provarci, se non lo facciamo ce ne pentiremo».
Anche l’amico Ancelotti ci crede: «Un mese fa non c’era storia, ora la Roma potrebbe farcela». Quindi niente barricate e il ricordo a quel 2008 quando la sua prima Roma sconfisse sia all’andata che al ritorno il Real toccando il punto più alto e rubando gli occhi di mezza Europa: «Questa squadra riparte meglio e ribalta l’azione in tre secondi, quel Real lì ti avvolgeva più nel gioco. Per quanto riguarda la Roma, quella aveva un gioco riconosciuto e riconoscibile, adesso stiamo lavorando per averlo. Ci vogliono conferme e questa è la partita più adatta per trovarle». Poche le conferme sulla formazione, ma di sicuro non ci sarà Totti: «Francesco sta bene e potrebbe anche entrare, ma ora devo guardare ai risultati e non alla storia del giocatori. In queste gare non conta l’esperienza ma corsa, disponibilità e sacrificio. Non è vero che i calciatori sono tutti uguali, tengo più in considerazione quelli che hanno queste caratteristiche perché io non alleno altro che il risultato della Roma». E i buoni risultati di febbraio hanno riportato la gente allo stadio: «Abbiamo bisogno del nostro pubblico, e visto che domani la curva sarà piena, i calciatori giocheranno di quanto fatto meglio finora». Manolas, seduto accanto a lui, annuisce: «Scenderemo in campo senza avere paura di nessuno e vediamo che succede. Loro sono forti? Anche noi. Dobbiamo cercare di non prendere gol per giocarcela al ritorno».