24/02/2016 14:13
IL TEMPO (E. MENGHI) - Davanti ad un bivio, Roma o addio, con tante strade che potrebbe aprirsi e portarlo a giocare dall’altra parte del mondo. Per Totti il futuro è un rebus che lui per primo dovrà cercare di decriptare, guardandosi allo specchio e parlando con il presidente Pallotta, tenendo conto che ha già un contratto da dirigente giallorosso. Non c’è solo una biforcazione sulla sua via, perché il numero 10 fa gola a tutti, soprattutto a quei nuovi orizzonti calcistici dove i campioni scelgono di concludere la propria carriera facendosi ricoprire d’oro. Cina, America, Emirati, sono questi i possibili approdi felici dove tanti sono emigrati ultimamente in cerca delle ultime glorie. A Francesco le offerte (faraoniche) non sono certo mai mancate e non tarderanno a bussare alla sua porta.
A differenza del passato, Totti potrebbe ascoltare con maggiore interesse e magari cedere alla corte di una delle pretendenti. Non c’è un finale scontato nella sua storia con la Roma, ma una sola certezza: nessun’altra squadra italiana potrà accaparrarsi il capitano. L’ha promesso lui tempo fa e il suo pensiero non è cambiato: «Se mai dovessi giocare con una squadra che non è la Roma, giocherei con un club straniero, non di certo in Serie A». Sarebbe un tradimento troppo grande da accettare per il giocatore e da perdonare per i tifosi. Impossibile immaginarlo con una maglia diversa da quella giallorossa e vederlo magari arrivare all’Olimpico da avversario.
Si mettano l’anima in pace Montella e Ferrero, che l’hanno chiamato alla Sampdoria: «Se viene da noi gli diamo il rispetto che chiede». Hanno colto la palla al balzo dopo lo sfogo di Totti per mandare un messaggio di mercato, perché non è certo un mistero che il presidente blucerchiato, dal cuore giallorosso, sogni di avere nel suo club il capitano e l’Aeroplanino riabbraccerebbe volentieri il suo ex compagno d’attacco. È più probabile che sia una società cinese ad attirarlo a sé ricoprendolo d’oro. Nell’ultima sessione è stata la Cina la vera protagonista di un mercato che sembrava quello della playstation: Guarin ha salutato l’Inter per andare a guadagnare 5,5 milioni netti a stagione dallo Shanghai Shenhua, Gervinho ne prende 7 dall’Hebei Fortune, che ha accolto poco dopo anche Lavezzi, via dal Psg per 13 milioni netti l’anno e 2 di bonus . Se Totti dovesse dire no ai soldi cinesi, ci sarebbe la tanto amata America ad attenderlo. Meta fissa delle vacanze del capitano, potrebbe diventare la sua nuova casa. La ripresa della MLS con l'ingaggio di David Beckham ha catturato le attenzioni dei calciatori dei campionati più importanti e Andrea Pirlo è stato solo l’ultimo di una lunga serie ad attraversare l’Oceano per continuare a giocare a pallone. Con Totti i rapporti sono buoni e un’ipotesi affascinante li vede insieme al New York City: i due migliori «vecchietti» della recente Serie A a braccetto negli Usa con in Nazionale.
Occhio anche ai Los Angeles Galaxy che un pensierino ce l’hanno già fatto: lì Francesco troverebbe Steven Gerrard, che di lui ha una stima enorme. «È il re di Roma, una leggenda», aveva detto l’ex capitano del Liverpool quando aveva da poco salutato l’Inghilterra e già s’immaginava un futuro con Totti compagno di squadra: «Sarebbe bellissimo giocarci insieme». Un sogno coltivato anche in provincia dal Vi.Va. calcio, che ha lanciato una pazza proposta: «Caro Francesco, qui avrai una maglia da titolare senza sé e senza ma, hai visto mai che nel campionato promozione ti torna il sorriso? A 40 minuti di macchina da Roma si vive (quasi) come in paradiso».