19/02/2016 13:50
IL MESSAGGERO (E. PANARELLA) - Erano quasi in sessantamila, mercoledì sera all’Olimpico, per la sfida di Champions League tra Roma e Real Madrid, in un clima ritrovato dopo le proteste e “lo sciopero delle curve”. Ma non sono mancati i disagi. A pochi minuti dal fischio d’inizio, infatti, molti tifosi erano ancora in coda agli accessi dei settori, sia agli ingressi delle due curve che alla Tribuna Tevere. Proprio per questo ieri mattina, rappresentanti del Coni, della questura e del club giallorosso hanno effettuato un sopralluogo all’Olimpico per analizzare le positività delle nuove misure messe in campo in tema di sicurezza e le criticità registrate in occasione della gara.
NUOVE SOLUZIONI «In primo luogo - hanno sottolineato dalla questura - è stato messo in luce come gli sportivi abbiano risposto in maniera positiva alle novità introdotte nel sistema di sicurezza, fornendo un comportamento esemplare sia durante i controlli che per tutta la durata dell’incontro. Nella fase di prefiltraggio di alcuni settori dello stadio si sono registrate attese eccessive, sulle quali, già dalla prossima gara si interverrà con correttivi strutturali ed organizzativi per eliminare il disagio alle persone». Si sta infatti valutando l’idea di aprire più cancelli già a partire dal prossimo match con il Palermo. «La linea del rigore assoluto della questura d’intesa con la prefettura, ha condotto alla decisione di allontanare dallo stadio un piccolo gruppo di tifosi spagnoli in evidente stato di ebbrezza - spiegano ancora da via di S. Vitale - Due spagnoli sono stati sottoposti al Daspo in quanto trovati in possesso di 5 petardi nei controlli pre-partita. Stesso trattamento per due giovani romanisti della curva nord, che avevano esploso dei petardi nella stessa curva; sono stati individuati dal sistema di videosorveglianza, prelevati dall’interno del settore e sottoposti, direttamente allo stadio, al provvedimento».
CONTROLLI SERRATI Sempre mercoledì sera «nel corso delle attività di monitoraggio e di prevenzione a largo raggio, è stato individuato e identificato un gruppo di ultras nei pressi del ponte Duca d’Aosta, radunatisi con il possibile intento di attuare forme di ritorsione nei confronti dei tifosi che avevano partecipato all’evento sportivo. Tutti sono stati allontanati. Quest’ultima circostanza dimostra come sia ancora lungo il percorso di legalità che richiede la massima attenzione da parte delle forze dell’ordine, che continueranno a monitorare la situazione».
«Il sistema andrà rivisto», dice senza troppi giri di parole Carlo Feliziani, responsabile ticketing di As Roma. «Durante il campionato con 25.000 spettatori funziona, con 60.000 la situazione cambia. È già successo con il rugby. Eppure i cancelli li abbiamo aperti molto tempo prima, ma le esigenze degli spettatori sono svariate. Nelle aree di pre-filtraggio le forze dell’ordine devo seguire le norme anti-terrorismo ai tornelli poi subentrano gli steward». L’ultimo spettatore è entrato alle 21 nel distinto nord-est, dove si sono registrare le maggiori criticità.
LE MISURE Il nuovo pacchetto sicurezza prevede la presenza di meno poliziotti all’interno dell’impianto sportivo e più steward, che si occupano dei controlli prima e dopo i tornelli d’ingresso. Poliziotti e carabinieri sono posizionati nell’area di pre-filtraggio, per eseguire le ispezioni antiterrorismo. Nel dettaglio l’accordo prevede anche nuovi meccanismi di dialogo con i tifosi che «saranno implementati da parte dei club con l’attivazione di sportelli funzionali alla comunicazione con i tifosi stessi».