23/02/2016 15:06
James Pallotta 1, in varie occasioni: «Fino a quando si sentirà di farlo, Francesco giocherà per la Roma e poi resterà a vita nel club».
James Pallotta 2, nell’anticipazione di un’intervista concessa al Corriere dello Sport : «Spalletti ha l’appoggio della società? Assolutamente sì. Luciano è il nostro allenatore, da quando è arrivato sono cambiate in meglio tantissime cose e non parlo solo della gestione della squadra in campo. Nessun giocatore viene prima degli altri. La reazione di Francesco mi ha sorpreso, non me l’aspettavo, ma per una parte l’ho capita: è un grande giocatore, ha fatto la storia della Roma, adora competere, è una superstar».
Quale è il Pallotta vero? Il primo che parla al futuro di Francesco Totti o il secondo che, come Spalletti, parla di una leggenda del passato? La risposta arriverà ai primi di marzo, quando il presidente della Roma sbarcherà a Roma — questa volta andrà anche a Trigoria, dove manca da quasi un anno — e parlerà faccia a faccia con Francesco Totti.
C’è un contratto da calciatore che scade il 30 giugno. C’è un accordo sottoscritto con la vecchia proprietà che prevede per Totti sei anni da dirigente con stipendio «apicale» (in questo momento i 600mila euro netti a stagione del direttore sportivo Walter Sabatini). C’è la voglia del capitano di giocare almeno un’altra stagione, per arrivare a 40 anni con addosso la maglia che per lui è una seconda pelle. C’è l’intenzione del club di anticipare i tempi: Totti dirigente piace più di Totti calciatore, anche perché faciliterebbe il lavoro di Spalletti.
(corsera)