Nuova vita El Shaarawy, l’uomo in più della Roma che insegue l’Europeo

29/02/2016 13:16

LA REPUBBLICA (M. PINCI / E. SISTI) - Prima della partita aveva provato più volte quel tiro verso l’angolo alto. Sei tentativi, tutti fuori. Veniva voglia di prenderlo da una parte e dirgli, in curvesco: «A Ste’ per stasera lascia perde! ». Invece dopo il fischio d’inizio prende la mira e buca l’incrocio al primo schiocco, come se i tiri falliti del riscaldamento avessero calibrato il mirino sistemato sul suo piede destro. Se le cose vanno bene, niente è superfluo. pare la metafora della stagione di questo giovanotto risanato: warm up deludente in Francia, impatto mostruoso quando non si poteva più sbagliare. Difficile trovare un personaggio più rappresentativo di lui (lui e l’universalità fergusoniana di ) nella resurrezione della Roma: quattro gol, uno ogni 97 minuti, dal tacco all’esordio contro il che ha orientato la prima delle 6 vittorie consecutive, fino al terra-aria e poi al tap-in di Empoli che hanno deciso l’ultima. Due marcature quasi presagite da Trigoria, che da giorni sottolineava la maggiore rapidità nelle giocate di “El Sha”, come se questa fosse figlia del cambiamento e al tempo stesso l’avesse in qualche modo accelerato, facilitando lo spostamento dell’asse giallorosso da un minimo emotivo a un massimo prestativo (perfettibile). Il Monaco del “nemico” Jardim e dei ritmi camomilla non l’avrebbe più impiegato per non doverlo riscattare. A Roma è rinato con l’intensità degli allenamenti, la stessa che pretende , la stessa che forse non avrebbe trovato nell’ultima Roma di . La decisione di andare alla Roma Stephan l’aveva presa con durante un incontro segreto a Milano (con al telefono) e con l’approvazione del ct: «È il posto giusto per te». Lo voleva agli Europei e lui sta trovando minuti e gol che possono diventare il mezzo di trasporto ideale per portarcelo. Servirebbe eccome. ha ancora negli occhi i 15 centri in 5 mesi del 2012-13 che ne avevano fatto il miglior ventenne d’Italia, con e Anzhi pronte a mettere sul piatto 30 milioni pur di prenderselo. Ricordi che ieri alimentavano i rimpianti del Milan, un po’ attutiti forse dal bilancio: per i due prestiti di Galliani ha incassato 3,4 milioni (2 dal Monaco, 1,4 dalla Roma). Ora il club giallorosso è fortemente orientato a versare anche i 13 mln del riscatto, convinto il ragazzo valga già il doppio. Intanto lo aiuterà a trovar casa (vive in hotel), poi proverà a ridurre le cifre dell’accordo con Galliani. Il quale così risponde a chi lo critica: «Abbiamo trovato la migliore soluzione possibile aiutando lui e la nazionale, garantendoci un buon affare». Certo se i gol di Stephan dovessero risultare decisivi per regalare un posto alla Roma, solo avrà fatto un affare. Oggi il ”long distance boss” sarà a Roma per risolvere la questione . Il capitano vuole continuare a fare il calciatore. Spiegherà al presidente di essere pronto ad accettare esclusioni o comparsate a patto di rinnovare per un anno (anche la pensa così?). lo vorrebbe subito dirigente a una cifra che non accetterebbe mai. Ma la domanda è: può un presidente imporre la fine di una storia unica, come quella tra “Checco” e la Roma? E poi: cosa vuole veramente la Roma e cosa ? La Roma ha bisogno di leggerezza per volare verso la primavera. Risolvano.