10/02/2016 14:36
IL MESSAGGERO (L. DE CICCO - E. PANARELLA) - La formula può sembrare criptica, ma in realtà è uno dei punti chiave del nuovo piano sicurezza dell’Olimpico, versione molto più “friendly” per i tifosi rispetto alle misure approvate a giugno da Questura e Prefettura. Nel nuovo testo sono previste «misure per evitare la divisione di gruppi omogenei, eventualmente causata dalla settorializzazione». Traduzione? Nell’accordo siglato ieri con Roma, Lazio e Coni, il Comitato per l’ordine e la sicurezza ha aperto ufficialmente alla possibilità che i supporter possano cambiare posto rispetto a quello assegnato. Da inizio stagione infatti centinaia di tifosi sono stati multati con il Daspo proprio per essersi seduti in un seggiolino diverso rispetto a quello previsto dal biglietto o dall’abbonamento. Già a partire dai prossimi incontri ci sarà maggiore flessibilità, anche se tutti i cambiamenti dovranno essere comunicati e (autorizzati) dalle società, attraverso appositi incaricati, i Supporters Liaison Officier.
LE NUOVE MISURE - Il nuovo pacchetto di disposizioni prevede poi, come anticipato dal Messaggero di ieri, la presenza di meno poliziotti all’interno dell’impianto sportivo, mentre aumenterà il contingente degli steward, che si occuperanno dei controlli prima e dopo i tornelli d’ingresso. Poliziotti e carabinieri invece si sistemeranno nell’area di pre-filtraggio, per eseguire le ispezioni antiterrorismo. Per portare gli striscioni sulle gradinate i supporter non si rivolgeranno più direttamente alla Questura, ma contatteranno i delegati di Roma e Lazio, che svolgeranno un ruolo di intermediazione con le forze dell’ordine. Resteranno invece le barriere divisorie Nord e Sud. «Per quest’anno non si toglie nessuna barriera - spiega il questore, Nicolò D’Angelo - Se un domani, a fine campionato o l’anno prossimo, ci saranno le condizioni da parte di tutte le tifoserie valuteremo anche uno stadio senza barriere». Nel dettaglio l’accordo prevede nuovi meccanismi di dialogo con i tifosi che «saranno implementati da parte dei club con l’attivazione di sportelli funzionali alla comunicazione con i tifosi stessi, che per organizzare le iniziative di tifo non dovranno più rivolgersi alla Polizia ma avranno contatti solo con i rappresentanti delle società, che poi interloquiranno con le autorità». A questo punto si è arrivati dopo un’indagine condotta su un campione di oltre 2000 questionari in occasione di 4 gare di Roma e Lazio. I dati hanno evidenziato un’elevata percezione della sicurezza nei frequentatori dello stadio: «Tra tutti gli intervistati solo il 7,5% non si sente sicuro - spiegano dalla Prefettura - C’è dunque oggi un livello maggiore di sicurezza percepita. Riguardo all’accettazione delle misure adottate emerge il livello molto alto di condivisione se si considera che l’indagine è stata svolta nel periodo di piena contestazione. Circa il 29,7% degli intervistati si schiera a favore del provvedimento che ovviamente trova una chiara opposizione da parte del tifoso della curva che lo ritiene ingiusto nell’84,6% dei casi».