Ormai chiamatelo deserto Olimpico

05/02/2016 14:46

IL TEMPO (E. MENGHI) - Desolatamente vuoto lo è dall’inizio della stagione l’Olimpico che prima era la casa dei tifosi di Roma e Lazio e ora è «sfitto». Non ci va quasi più nessuno allo stadio da quando le barriere hanno diviso a metà le due curve, perché hanno smesso di andare gli habitué e sono rimasti solo dati sconfortanti a raccontare la differenza tra passato e presente. Il calo degli spettatori è vertiginoso: 34.164 di media per le gare casalinghe dei giallorossi, 21.565 per quelle dei biancocelesti. Con un dettaglio non da poco a falsare il numero che riguarda i tifosi romanisti, perché ad ingrossare la cifra ci sono gli oltre 23 mila abbonati assenti in buona parte: la Sud è perennemente deserta, salvo qualche apparizione di chi prova ad andare controtendenza, e sono 7.500 posti prenotati ma vuoti. I laziali, invece, hanno scelto di non fare la tessera ad inizio stagione, perciò il dato è più realistico. Rispetto all’anno scorso, si registra un -38% di pubblico per la Lazio e un -14% per la Roma che in realtà aumenta fino al -39% contando i dati reali ai tornelli.

I big match riescono ad alzare un po’ la media, attirando allo stadio anche chi di solito guarda la partita in tv e, per esempio, nel derby d’andata c’erano poco più di 35 mila persone, pochissime per una stracittadina ma sopra lo standard delle gare contro avversarie di basso livello. Vedi i 29.709 di Roma-Verona (in realtà circa 20 mila) e i 17.030 di Lazio-Chievo.

A nulla sono serviti gli appelli dei presidenti, i comunicati di Lotito e l’incontro tra e il , o le richieste di aiuto dei giocatori. Le difficoltà nel fare risultato delle due squadre romane hanno complicato le cose e provocato l’effetto opposto e gli spalti si sono svuotati man mano che la classifica s’imbruttiva.

Nemmeno il cambio allenatore sulla panchina giallorossa ha riportato gente allo stadio, piuttosto i tifosi hanno preferito andare a Fiumicino a prendere ed è capitato di vedere il settore ospiti del Mapei Stadium pieno di romanisti. Ma l’Olimpico è destinato a rimanere deserto ad oltranza con buona pace di chi invoca un ritorno ai vecchi tempi.