Ovazione per il rientro dopo tredici mesi di Kevin Strootman. L’olandese entra al trentatreesimo del secondo tempo al posto di Maicon, accompagnato da cori e applausi. Un quarto d’ora in campo, circa, con i tifosi a sottolineare ogni tocco del pallone del centrocampista tanto atteso con gli ‘olè’. «Ero stato fuori troppo, vivo una grande gioia stasera —
sorride Strootman a fine partita —
un rientro perfetto con questo 5-0. Ora mi sento un calciatore». Rilassato e con un italiano ormai perfetto, il centrocampista racconta: «
Non ho mai avuto paura di smettere, ma paura si: prima del terzo intervento è stato un momento difficile, ero all’80% ed è stata dura quando hanno detto che dovevo rioperarmi. Ma abbiamo lavorato bene e adesso tornando in campo non sono al 100% ma ci sto lavorando. Dobbiamo continuare così abbiamo bisogno di punti, vincono tutti, io voglio rigiocare la Champions, visto che ho fatto solo 5 minuti a mosca. Spalletti un grande allenatore, ma lo era anche Garcia. Il caso Totti? Non dico niente, riguarda lui e il nostro allenatore. Loro parleranno domani e noi giocatori dobbiamo pensare solo a giocare».
Applaudono Totti e De Rossi, il rientro del compagno, dalla tribuna. Daniele è costretto a guardare i compagni da fuori per una lesione muscolare al polpaccio sinistro. Il centrocampista non potrà giocare per un mesetto, con Spalletti chiamato a ridisegnare in questo ciclo di partite fondamentali gli equilibri di una squadra che sul numero sedici si sarebbero dovuti fondare. Ed il recupero, seppur da gestire gradualmente, di Strootman, rappresenta una risorsa fondamentale in più per questa Roma.