10/02/2016 14:13
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Nell’analizzare il ritardo della Roma in campionato, ognuno pensa di conoscerne la causa: dal mercato incompleto in estate ai problemi di preparazione, dagli errori di Garcia a quelli dei calciatori, dalla situazione anomala che si vive alla stadio Olimpico al flop di chi non sta rendendo come dovrebbe. Da qualsiasi parte la si legga, chiunque nel suo piccolo ha ragione. Ma c’è un dato, spesso sottovalutato, che diventa fondamentale (e che magari può essere anche una conseguenza di quelli citati in precedenza) che fornisce una chiave di lettura differente: il ruolino di marcia in trasferta contro le piccole. Perché l'ennesimo paradosso stagionale, vuole la Roma uscire abbastanza bene dagli scontri diretti con le prime nove in classifica: una vittoria e una sconfitta con la Juventus; successi con Fiorentina, Empoli e nel derby; vittoria e pareggio col Sassuolo; pareggi con Milan e Napoli; sconfitta a San Siro con l’Inter. I punti sono stati persi altrove. Dove? In trasferta con le squadre (11) che lotteranno per non retrocedere. Due a Verona, altrettanti con Chievo, Torino e Bologna, tre con la Sampdoria: il totale (per ora) fa undici. Fiorentina, Inter e Milan, rivali per il terzo posto, hanno fatto tutti meglio: Mancini ne ha persi otto, rossoneri e viola sette. Invertire la tendenza è obbligatorio: a partire da venerdì col Carpi.