10/02/2016 14:06
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - La scelta crea imbarazzo. Ma i calciatori se lo ricordino: si gioca in undici, come da fogliettino. Undici in campo, il resto va in panchina. «Uno esce e brontola, l'altro ha il visuccio», Spalletti dixit. Basta. Non serviranno quelle parole per far scendere il visuccio di chi non gioca o la rabbia brontolona di chi viene sostituito. Non basterà, perché da quando esiste il calcio è così: le scelte di Valcareggi hanno creato altro che visucci, la staffetta Mazzola/Rivera non è servita a normalizzare una sostituzione, e parliamo del 1970. L’emergenza è stata superata di slancio da Spalletti, con la rotazione dei giocatori in più ruoli, oggi il tecnico ricomincia ad avere a disposizione un po’ tutti, tranne poche eccezioni. E, come da foglietto (il giochino reso pubblico da Lucio) e visto che si va in campo in undici, arriva il tempo delle scelte pesanti. In attacco specialmente. Ci sono un paio di considerazioni da fare. 1) Dzeko, nella testa del tecnico, è un indispensabile, perché è un centravanti bravo tecnicamente, quindi con palla addosso e in profondità. Perfetto per qualsiasi allenatore. Ma in questo momento non gira, è demotivato, arrotolato sulla sua crisi e non riesce a mostrare le sue qualità. 2) El Shaarawy ha giocato tre partite consecutive in una settimana, Frosinone, Sassuolo e Sampdoria, non a caso l’ultima è stata quella più a basso ritmo. Stesso discorso per Salah. Perotti ha saltato quella con il Frosinone perché era ancora del Genoa. Ci sta che uno dei tre faccia spazio proprio a Edin. Quindi la logica porta a pensare che dal fogliettino di Spalletti sparisca uno dei tre onnipresenti, per questioni di riposo. Anche perché mercoledì prossimo, ci sarà pure il Real Madrid, non un appuntamento prioritario per la Roma ma pure sempre un impegno da onorare, magari evitando figuracce. Nella rotazione entrerà anche Totti, messo per il momento in un cantuccio, tra Carpi, Real e Palermo.
IL NINJA DOVE LO METTO? - Nella rotazione dei trequartisti è sparito Nainggolan (con il Sassuolo ha giocato più basso, con la Sampdoria era squalificato). Radja con il Carpi rientra: se Spalletti deciderà di rialzarlo ancora, allora a sparire saranno due attaccanti e non uno solo. Ma questo appare improbabile. Possibile, invece, che il belga torni in mezzo al campo. Bene, al posto di chi? Keita? Forse. Pjanic? Se Perotti andrà a fare il regista e non il trequartista. Oppure di Florenzi, che ha fatto proprio il Nainggolan contro la Sampdoria? Tutto possibile, a seconda di come Spalletti deciderà di schierare la squadra, se con quattro difensori e tre centrocampisti, se con tre difensori e due solo in mezzo. Probabile che sarà Keita a lasciare spazio al Ninja, perché pure lui ha giocato molto in questo periodo e veniva pure da un infortunio muscolare. Da non dimenticare Iago Falque, che parte un po’ indietro rispetto ad altri. Ieri è tornato in gruppo anche Strootman. Ci sta che l’olandese entro poche settimane torni tra i convocati e ci sta che venga inserito piano piano nell’undici titolare. Strootman, ad esempio, nella Roma vista con la Samp è perfetto nel ruolo occupato da Keita. Un altro in più. Tanto di guadagnato per Lucio e per la Roma.
LUCAS O ZUKA - E in difesa? Intanto dipende molto dalla presenza di De Rossi, che oggi appare più recuperabile per il Real che non per il Carpi. Anche qui, a rischiare di restare fuori sono Maicon (Florenzi può giocare a destra, sia con difesa a tre sia con quella a quattro) e uno tra Zukanovic e Digne. Al momento Spalletti preferisce il bosniaco, perché stando con i tre di base davanti a Szczesny, Ervin gli consente di cambiare sistema di gioco senza troppi traumi: Zuka sa giocare terzino e centrale di sinistra. In organico vanno considerati anche Torosidis e Nura (il nigeriano è ormai in pianta stabile con la prima squadra, la sua Primavera sarà impegnata oggi a Salisburgo per gli spareggi di Youth League - ore 16 diretta PRemium Sport - gara secca che dà accesso agli ottavi). Lucio prende in considerazione il giovanotto che viene da La Spezia (stesso dicasi per Sadiq), considerato veloce come il vento. E’ appena tornato da uno stop per problemi cardiaci, ma si sta riprendendo a pieno. Ci sta che prima o poi possa esordire.