17/02/2016 15:07
Rispetto alle ultime partite casalinghe, come ha sottolineato ieri anche Spalletti, i giocatori non proveranno più la sensazione di giocare in campo neutro o, quando i tifosi ospiti sono numerosi, addirittura in trasferta: i tifosi del Real saranno poco più di mille e sono tutti fidelizzati (gli ultrà sono rimasti in Spagna), i romanisti saranno presenti in massa e tanta è la curiosità di vedere la curva Sud piena di tifosi non organizzati, un misto tra persone che ci vanno sempre e persone che invece hanno approfittato dell’occasione (prezzi più convenienti e abbonati che non hanno esercitato la prelazione) per riempire quello che fino a qualche mese fa era il cuore caldo del tifo romanista. Da Messi a Ronaldo, quella contro i campioni d’Europa è stata l’ultima partita con la curva presente in massa: i tifosi c’erano, ma in silenzio, stasera alcuni appartenenti ai gruppi saranno in curva, molti altri resteranno a casa. E solo domenica contro il Palermo si potrà vedere se l’affluenza con il Real è stato un caso isolato. Di certo, e questo è innegabile, sia Spalletti sia la società stanno facendo piccoli e grandi passi per riavvicinarsi alla gente e riavvicinare i tifosi allo stadio: il tecnico nomina spesso la curva Sud e lo fa anche in privato, sottolineando coi suoi calciatori quando sia importante mostrare sacrificio e attaccamento alla maglia (vero, non retorico) per mandare un segnale.
(gasport)