16/02/2016 13:33
IL TEMPO (A. SERAFINI) - Grande attesa e posti al completo sull'aereo privato del Real Madrid, che intorno alle 13 atterrerà all'aeroporto di Fiumicino. Come spesso accade durante le trasferte europee dei «Blancos», la macchina organizzativa del club spagnolo muoverà un centinaio di persone, tra giocatori, staff tecnico e addetti alla sicurezza, che per «proteggere» Cristiano Ronaldo e compagni blinderà dalla mattinata l'ingresso all'Hilton, sede scelta per agevolare l'allenamento di rifinitura in programma domani alle 19 allo stadio Olimpico. Cuochi, assistenti e una ventina di agenti privati accompagneranno la due giorni romana del Real e di Zidane, che domani bagnerà la prima panchina assoluta in una competizione europea .
Il francese dopo la seduta mattutina svolta ieri a Madrid, ha diramato la lista dei convocati in cui è stato inserito in extremis Marcelo, fermo da due settimane per una lussazione alla spalla procurata in campionato contro il Granada. Soltanto oggi però verrà presa una decisione definitiva in merito al suo impiego nonostante negli ultimi giorni il terzino brasiliano abbia accelerato i carichi di lavoro sulla tabella di marcia per non mancare l'appuntamento. Con Pepe e Bale ancora fermi ai box (entrambi sono rimasti in Spagna), Zidane studia un unico cambio rispetto all'undici che sabato scorso ha sconfitto l'Athletic Bilbao per 4-2 al Bernabeu. L'ex interista Kovacic infatti lascerà il posto a Isco, tenuto a riposo con i baschi in vista della sfida con i giallorossi. 4-3-3 classico con Navas tra i pali, coppia centrale affidata a Varane e Sergio Ramos affiancati da Danilo e Marcelo (in caso è pronto Carvajal). A centrocampo spazio a Kroos, Modric e Isco, pronto ad inserirsi nel tridente stellare composto da James Rodríguez, Benzema e Cristiano Ronaldo, autore finora di 30 gol stagionali, 6 messi a segno soltanto durante il girone eliminatorio di Champions.
All'orizzonte la Roma non sembra essere un ostacolo così complicato, descritto dalla stampa spagnola come il primo passo su cui Zidane avrà modo di costruire il percorso europeo.
Gli unici inviti all'attenzione arrivano da Benzema, nascosto però dalle solite frasi di circostanza: «Ovviamente i giallorossi cercheranno di vincere, sfruttando il fattore casalingo, quindi staremo attenti alla loro velocità. Ma dipenderà da noi stessi, perché se daremo il massimo allora vinceremo la partita. Siamo nel Real Madrid, il miglior club del mondo». Un'armata «quasi» invincibile.