05/02/2016 14:31
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Strootman vede la luce sempre più nitida, ma il tunnel non è finito. Sensazioni contrastanti per l’olandese che oggi, a 157 giorni dall’operazione al ginocchio sinistro, la terza nel giro di due anni, tornerà a giocare una partita ufficiale: non ancora con la Roma «vera» all’Olimpico, ma insieme ai ragazzi della Primavera (con cui si allena da tre settimane) impegnati alle 14.30 a Trigoria contro i pari età dell’Avellino nell’anticipo di campionato.
Una partita spostata appositamente sul campo «Testaccio» in erba naturale, che fungerà da test probante per le condizioni dell’olandese. «Finalmente gioco - ha confermato ai tifosi lasciando ieri il centro sportivo - manca poco al rientro, non vedo l’ora». Il programma concordato con medici e preparatori prevede l’impiego di Strootman per un tempo, con la possibilità di allungarlo a 60 minuti. A seconda di come andrà questa sorta di prova generale, si deciderà se consentire a Kevin di rientrare a breve in gruppo con i «grandi» in pianta stabile oppure continuare con le sedute in Primavera e rimandarlo in campo il 20 febbraio contro i baby dell’Ascoli sempre a Trigoria.
Il traguardo finale non è ancora così vicino e lo dimostra la lista Champions definitiva: ieri la Uefa ha comunicato alla Roma che era possibile inserire nella rosa europea (allargata a 22 uomini) solo tre nuovi innesti e Spalletti, in accordo con i dirigenti, ha preferito metter dentro Zukanovic insieme agli altri due acquisti Perotti ed El Shaarawy, confermando quindi Uçan. Il club aveva chiesto una deroga per l’olandese, trattandosi di un reintegro e non di un arrivo dal mercato, ma l’Uefa ha espresso parere negativo. A quel punto il ballottaggio è diventato tra Strootman e Zukanovic e Spalletti ha scelto di andare sul concreto: il bosniaco sta dando una grossa mano a una difesa tuttora in emergenza, mentre il centrocampista sarebbe sicuramente out per l’andata con il Real del 17 febbraio e difficilmente potrebbe partire titolare l’8 marzo a Madrid.
Nella migliore delle ipotesi, infatti, la «lavatrice» potrà fare allenamenti completi tra una settimana-dieci giorni e avrà bisogno di altro tempo per essere al pari dei compagni. La Champions arriva troppo presto per lui, ma questo non significa che stia male. Anzi: l’ultima operazione eseguita dal prof. Mariani a Villa Stuart sembra aver finalmente restituito stabilità e forza al ginocchio. E chi ha seguito Strootman negli ultimi giorni mentre si allenava con i ragazzi di De Rossi lo ha visto molto convinto nei contrasti. Tra poco le precauzioni finiranno e potrà iniziare a prendere (e dare) calci dai vari Rudiger & Co.
Spalletti non vede l’ora come il ragazzo e oggi aspetta notizie positive anche su Nura: nel pomeriggio è in programma la visita d’idoneità del giovane terzino che il toscano vorrebbe lanciare presto in prima squadra. I problemi al cuore (miocardite) sembrano risolti, il futuro può essere suo.