06/02/2016 14:52
IL TEMPO (A. SERAFINI) - Il primo esame lo ha passato e chi ben comincia è a metà dell'opera. A quasi due anni dall'inizio del suo calvario Strootman è finalmente tornato a riassaporare le tanto attese sensazioni del campo. Con emozione ed un pizzico di paura, il centrocampista olandese è sceso ieri in campo a Trigoria per 45 minuti nella prima partita ufficiale dopo il terzo intervento chirurgico al ginocchio dello scorso 1° settembre.
Nella mischia della Primavera romanista tutti aspettavano di veder rispuntare quel numero 6: i giovani compagni al suo fianco, almeno 300 persone arrivate per l'occasione sugli spalti di «Campo Testaccio» e lo staff tecnico al completo, guidato dietro la panchina dallo sguardo fisso di Luciano Spalletti. A passo lento e guardingo, Strootman si è posizionato davanti alla difesa proprio per giocare più palloni possibile, senza strafare. Voleva testare la stabilità dell'articolazione sui cambi di gioco e nella conclusione dal limite, non ci ha pensato due volte nel presentarsi dal dischetto per firmare il secondo dei sei gol che hanno sotterrato i giovani dell'Avellino. Poi un paio di affondi senza forzare nei contrasti e qualche inserimento sulle palle inattive. Per il momento, basta così.
Tra gli applausi e qualche timido sorriso, l'olandese è uscito a fine primo tempo accompagnato dai preparatori Norman e Lippie: un saluto ai tifosi che lo stavano aspettando e di corsa negli spogliatoi per raccontare allo staff medico le risposte arrivate dal ginocchio durante la partita. «Sto bene» ha sussurrato a mezza bocca di fronte ai presenti, lasciandosi andare qualche ora più tardi con un messaggio generale su Twitter: «È stata una sensazione incredibile tornare in campo di nuovo». Da Villa Stuart esulta anche il prof. Mariani. «Sono contento che sia tornato in campo dopo 5 mesi dall’operazione - spiega il chirurgo - come previsto dal mio protocollo, quando invece altri colleghi gli avevano detto che sarebbe servito un anno. Ora è pronto a giocare in una squadra professionistica, il ginocchio è guarito. Quando rientrerà dipende solo dalla sua condizione atletica e dalle scelte dell’allenatore». Il programma prevede almeno un'altra settimana di sedute differenziate, un graduale rientro in gruppo e la possibile convocazione a inizio marzo.
Intanto ieri il giovane terzino nigeriano Nura ha ottenuto l’idoneità sportiva dal prof. Zeppilli al Gemelli, dopo la miocardite che lo aveva costretto a fermarsi. Sarà a disposizione di Alberto De Rossi per la sfida di Youth League a Salisburgo di mercoledì. Ma Spalletti ha intenzione di lanciarlo presto tra i «grandi».