16/03/2016 01:42
REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) - La (lunga) volata elettorale è già iniziata: a dicembre, o al massimo ai primi di gennaio 2017, si voterà per la Figc, ma oggi, in occasione del consiglio federale, si è capito chiaramente che si sta creando una cordata per opporsi al n.1 attuale, Carlo Tavecchio. Lo ha fatto capire l'ex presidente Figc, e vicepresidente Uefa, Giancarlo Abete. Sempre molto attento e combattivo, ha discusso in merito al progetto di ristrutturazione economica-finanziaria e rivolto a Tavecchio e al direttore generale Michele Uva ha detto: "Cambieranno le maggioranze, ve ne accorgerete...". Poi ha litigato pure con Lotito: il presidente di Lazio-Salernitana si è alzato dalla poltrona con una bottiglia in mano e si è avvicinato ad Abete. Nessun tono minaccioso, ma una frase poco elegante: "E poi, Giancarlo, non hai nemmeno diritto di voto...". Vero, Abete non può votare: ma questo non esclude il fatto che sia molto attento alle politiche non solo del calcio ma dello sport in generale (anche in Giunta Coni, dove è uno dei membri, è sempre piuttosto vivace). Cosa vuole dire quello che ha detto Abete? Significa che si sta cercando un rivale da opporre a Tavecchio: l'attuale n.1 ha già detto che si vuole ricandidare e conta di un forte appoggio. Ma Abete sta lavorando per Gabriele Gravina, da poco presidente della Lega Pro: lo potrebbero appoggiare calciatori e allenatori (30% dei voti), forse anche Abodi, leader della Lega di B, e Marcello Nicchi, che dell'Aia è il padrone assoluto (e verrà confermato). Inoltre, si sa che un gruppo di società di serie A, guidate dalla Juventus di Andrea Agnelli non è certo favorevole alla governance di Tavecchio, e potrebbe quindi valutare la candidatura di Gravina. Lo stesso governo, pur alle prese con altri problemi, sarebbe favorevole ad un rinnovamento in Federcalcio. Abete ha stima e amicizia antica nei confronti di Gravina, e Gabriele, dirigente di lungo corso, potrebbe proprio essere il candidato (forte) da opporre a Tavecchio. Sarà comunque una lunga volata elettorale, e non mancheranno i colpi di scena.
In Lega Pro Gravina è arrivato da poco, è vero, ma potrebbe lasciare il suo posto alla presidenza a Francesco Ghirelli, giustamente reintegrato adesso nel suo ruolo di direttore generale, dopo che era stato emarginato da Macalli. In consiglio federale, oggi, è stato anche deciso che le Leghe dovranno accollarsi una parte di spese arbitrali: 4,3 milioni Lega di A, 2,3 Lega di B, 1 Lega Pro e 1,5 Lega Nazionale Dilettanti. Hanno votato contro solo Gravina e Tonelli (calcio a 5). Inoltre è stato presentato un importante accordo fra Figc e Istituto Credito Sportivo per la riqualificazione degli impianti calcistici. Ci voleva proprio. Inoltre, Tavecchio sta valutando, con l'ufficio legale della Figc, se impugnare la sentenza del giudice sportivo Tosel che ha archiviato il caso dei giocatori dell'Udinese chiamati dai loro tifosi sotto la curva. La procura federale ha stabilito che i giocatori non erano succubi degli ultrà e che quindi non si poteva intervenire. La norma è scritta male, di complicata applicazione. Ma Tavecchio non ha certo torto quando parla di "immagini gravi". Per l'Udinese invece tutto normale, il club ha fatto finta di nulla: eppure, come ricordava Spalletti, una volta Udine era davvero un'isola felice.