13/03/2016 13:11
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Adesso più di prima: la Champions della Roma è la serie A e dura ancora 10 partite. Spalletti, dopo l'eliminazione di martedì a Madrid, cerca a Udine l'8˚ successo consecutivo in campionato per blindare la partecipazione alla prossima edizione della competizione continentale. La rincorsa giallorossa, con il nuovo corso, è stata strepitosa: 22 punti in 9 partite. Il 3˚ posto è l'obiettivo minimo indicato dalla proprietà. L'allenatore, dopo averlo appena riconquistato demolendo e staccando la Fiorentina, punterà pure al 2˚ che garantisce l'accesso diretto, contando sullo scontro diretto con il Napoli, avanti 5 punti, in programma lunedì 25 aprile all'Olimpico. La tappa in Friuli, in questo senso, diventa fondamentale, anche perché la sfida alla Dacia Arena sarà comunque delicata: l'Udinese, solo 1 vittoria (e 3 pareggi) nelle ultime 10 gare, è quintultima, a 4 punti dalla zona retrocessione. E il tecnico Colantuono, oggi pomeriggio, si gioca il posto.
VOLATA IMPEGNATIVA Lo sfogo di Spalletti al Bernabeu resta d'attualità. Sarà interessante vedere la reazione dei giocatori dopo l'intervento del tecnico che ha preso male la soddisfazione del suo gruppo per aver lasciato la Champions senza la solita imbarcata contro una big d'Europa. Per lui la Roma avrebbe potuto fare di più e cioè giocarsi contro il Real la qualificazione con maggiore convinzione. La prestazione, secondo lui, è stata parziale. La squadra si è accontentata. Mentalmente e tecnicamente. Ma, al tempo stesso, è convinto che in campionato avrà la reazione giusta e sarà competitiva fino al traguardo. I numeri, come sempre, sono indicativi: nelle 3 sconfitte di Spalletti (1 con la Juve e 2 con il Real), i giallorossi non sono mai riusciti a segnare. Il test in Friuli non è comunque per l'attacco, da 2 gare nuovamente il migliore del torneo (59 reti), ma per Dzeko, rimasto a digiuno anche a Madrid. Contro l'Udinese il bosniaco avrà nuovamente spazio, giocando dunque da titolare la seconda partita di fila. Spalletti, pur non avendolo bocciato nella notte del Bernabeu, si aspetta di avere di più nella finalizzazione. Lontano dall'Olimpico il centravanti ha inciso davvero poco, segnando in campionato appena 1 rete su azione, proprio nell'ultima trasferta in cui è partito dall'inizio, a Modena contro il Carpi (fuori casa, in precedenza, solo il rigore trasformato contro il Bologna). L'impegno e l'altruismo (è stato lui a offrire entrambe le occasioni da gol a Salah martedì contro il Real), non sono in discussione. Ma alla Roma di oggi e soprattutto di domani servono anche i suoi gol. Sarà, dunque, sotto esame fino alla conclusione della stagione.
TURNOVER IN CORSA Nella lista dei 23 convocati entrano Manolas, Nainggolan, Pjanic e soprattutto torna De Rossi. A casa, insomma, restano solo Ruediger, Gyomber e anche Castan (attacco influenzale), oltre a Nura e Sadiq che sono stati lasciati a disposizione della Primavera. La scelta, dunque, non manca, ma è probabile che Spalletti decida di non utilizzare contemporaneamente i 4 titolari che è riuscito a portare a Udine: possibile, invece, la rotazione tra loro durante la gara. Manolas, per precauzione, ha rinunciato alla partitella nella rifinitura. Vainqueur, utilizzato nella ripresa aMadrid al posto di Pjanic, spera di essere confermato nel 4-2-3-1. Che ha funzionato, per più di un'ora, nella serata dell'addio alla Champions.