La Roma cerca una notte speciale: «Un gol e poi tutto può cambiare»

08/03/2016 14:58

-Roma è una partita piena di storie, riporta il quotidiano. La prima storia è quella di , partito dal «bullismo» in Argentina, nelle giovanili del Boca Juniors, dove dice di non aver lasciato nemmeno un amico. Poi è passato allo stalking degli ultrà del Siviglia, che lo tempestavano di telefonate minatorie perché era sempre infortunato e aveva avuto il coraggio di affrontare faccia a faccia uno di loro. Lo fischiavano anche quando segnava un gol. Problemi lasciati alle spalle. Prima la rinascita nel di Gasperini, ora la consacrazione nella Roma. In 6 gare di campionato ha segnato 2 gol e servito 5 assist. «Impossibile battere il ? No, diciamo difficilissimo. Aver vinto 7 partite su 7, giocando bene, è un punto di riferimento. Nel calcio può succedere tutto».

La seconda storia è quella di , che stasera potrebbe vedere la per l’ultima volta da calciatore. Nelle prossime settimane il capitano deciderà se dare retta ai dirigenti della Roma, che lo vogliono dietro una scrivania, o ascoltare il cuore e giocare una stagione ancora.

La terza storia è quella di , che da ragazzino, con la maglia dell’Olympique Lione, eliminò il dalla . Andata 1-0 per i francesi e ritorno il 10 marzo 2010. Al 75’ — sull’1-0 per le Merengues, con gol di Cristiano Ronaldo — il talento bosniaco segnò il gol decisivo, con un inserimento in area dai tempi perfetti. In questa stagione è già a quota 11 (9 in campionato e 2 in ), non meraviglia che, a partire dal Chelsea, ci sia la fila per portarlo via da Roma. Toccherà al presidente , se vorrà, resistere.

La quarta storia è quella di , che con ha trovato poco spazio. Anche lui ha segnato al Bernabeu: 18 settembre 2012, fase a gironi, entrando dalla panchina del Manchester City. Finì 3-2 per il . Stasera, parola di , «sarà una partita più da vero che da falso nueve» e perciò le azioni di sono in risalita. Come dice il tecnico: «Non dobbiamo pensare ai tre gol da fare, altrimenti diventa tutto più difficile. Bisogna segnarne uno, per ribaltare la partita dentro la testa nostra e del . Un gol e può cambiare tutto».

(corsera)