27/03/2016 14:17
La cura del silenzio come soluzione per trattenere a Roma Walter Sabatini. Pur dopo aver annunciato il possibile addio giorni fa, prima di Roma-Inter, non è escluso che il rapporto tra il ds e il presidente Pallotta si possa riallacciare. Sabatini ha un contratto in scadenza nel 2017, al contrario di quello di Mauro Baldissoni, in scadenza a giugno ma la cui conferma non è in discussione e presto arriverà il rinnovo per il dg. In un colloquio con il presidente, Sabatini ha manifestato l’intenzione di voler andar via. È lui che vuole lasciare la Roma, non è dunque Pallotta a volerlo allontanare. Pallotta, in quel colloquio, non ha accettato le dimissioni, limitandosi a glissare sulla questione e scegliendo poi di evitare un confronto diretto con Sabatini nei giorni romani. Ma, fosse per lui, il divorzio non sarebbe la soluzione.
Le parole a margine della gara con l’Inter non hanno fatto altro che rafforzare l’orgoglio di un presidente che non accetta di essere messo davanti a un autaut da un suo dipendente, che ha pure criticato duramente per qualche scelta di mercato, ma del quale riconosce le doti. Non sono iniziati nemmeno i colloqui per la successione, nonostante i nomi circolati in questi giorni: Carli, Gerolin, Pradè, pure Sogliano è entrato nella lista dei pretendenti. Una lista che al momento è solo virtuale, perché a Trigoria si lasciano aperta la possibilità che il tempo smorzi le voglie di fuga di Sabatini.
(gasport)