01/03/2016 13:58
IL TEMPO (A. SERAFINI) - I venti dell'Atlantico lo hanno spinto verso Roma con un’ora d’anticipo. Ne servirà di tempo a James Pallotta per sbrigare i numerosi appuntamenti che lo aspettano nella lunga settimana di soggiorno nella capitale.
Il presidente giallorosso si è presentato con il consueto sorriso di fronte ai cronisti presenti fuori da Ciampino, schivando col sorriso le «spine» che sarà costretto ad affrontare nei prossimi giorni. «Perché mi chiedete di Totti? Che cosa è successo? Certo che parlerò con Francesco, capita ogni volta che vengo a Roma». Questa volta però l'ironia non reggerà di fronte al confronto diretto chiesto pubblicamente dal numero 10, sempre più ansioso di ricevere una risposta definitiva sul suo futuro.
«Io lo amo - ha ammesso Pallotta - e continuerà nella Roma per molti anni». Il primo contatto avverrà probabilmente oggi a Trigoria, quando il patron statunitense varcherà dopo circa un anno d’assenza i cancelli del centro sportivo. Anche perché molti degli acquisti arrivati in estate non hanno ancora avuto modo di conoscerlo personalmente e mai come in questa occasione la presenza del «padrone» può risultare necessaria. Sull'onda positiva del momento, saluterà lo staff che ha scelto personalmente all'inizio della stagione e quello arrivato circa un mese e mezzo fa con l'insediamento di Spalletti. All’incontro parteciperà anche Totti, che probabilmente però rinvierà ogni tipo di discorso relativo al suo futuro in un colloquio privato che le parti non hanno ancora fissato.
L’altro nodo riguarda Sabatini. Dopo lo scambio epistolare in cui il ds ha manifestato l'intenzione di lasciare il club al termine della stagione, Pallotta ha preso tempo in attesa di discutere le frizioni e le incomprensioni registrate negli ultimi tempi. Sul piatto balleranno garanzie economiche e problematiche legate alle convinzioni di Sabatini, stanco di alcune dinamiche gestionali legate al mercato e alla logistica dei ruoli all'interno del club. In un modo o nell'altro il viaggio di Pallotta servirà per imboccare una precisa direzione: se le strade dovessero dividersi infatti, la società americana vorrebbe stringere i tempi per non farsi trovare impreparata nella scelta delle possibili alternative. Scenario in cui lo stesso Sabatini potrebbe essere chiamato in causa per un consiglio su come e su chi puntare per proseguire il lavoro svolto nell'ultimo quinquennio. Intanto ieri è toccato ad Alex Zecca, sbarcato insieme a Pallotta, riunirsi con gli scout e gli analisti. Pallotta, intanto, ha passato il pomeriggio negli uffici dello studio Tonucci insieme al dg Baldissoni per l'approvazione dell'ultima semestrale di bilancio. Oggi, dopo la visita a Trigoria, tornerà nelle stanze romaniste che si affacciano su Piazza del Popolo per un meeting legato alla consegna del progetto definitivo dell'impianto: «In questa settimana ci saranno novità», tra cui il possibile l'incontro con il commissario prefettizio Tronca e l'ufficializzazione che non si registreranno ulteriori ritardi, «non dovuti - assicura Pallotta - alla Roma». In tutto questo la presenza già fissata venerdì all'Olimpico per la sfida con la Fiorentina e il viaggio a Madrid per caricare la squadra in vista del complicato ritorno degli ottavi di Champions League.