Pallotta mima il risultato: «Vinciamo tre a zero»

08/03/2016 13:56

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Le chances sono in quelle tre dita della sua mano aperta. «E' quello che ci serve, no?». La foto c'è. , prima di lasciare Roma, sorride alla qualificazione. «Certo che ci credo». Da Ciampino vola a con il suo jet privato. E' come sempre accompagnato dal braccio destro Zecca che, nel tardo pomeriggio, ha seguito la conferenza stampa di , insieme con Zanzi (in mezzo a loro il ). Il presidente passerà a prenderli al Bernabeu prima dell'allenamento per andare a fare shopping. L'intenzione è lasciare tranquilli tecnico e giocatori. Sul charter giallorosso non è salito, invece, che, a quanto pare, continua a evitare . A rappresentare il ds, il vice Massara e Tarantino.

SPAGNA FEROCE -  cancella l'avventura a Siviglia, anche se non dimenticherà mai le minacce degli ultrà andalusi. In Italia si sente, invece, a casa. «Non ho segreti. La verità è che sono arrivato al e mi sono trovato alla grande. Soprattutto non ho avuto più infortuni. Stessa cosa anche a Roma: sono arrivato, mi hanno fatto giocare subito e sto finalmente bene. Devo migliorare, ho ancora abbastanza da dare, spero di farlo da giallorosso per tanti anni. Sono sempre stato bravo a fare gli assist, ma mi piacerebbe segnare più gol. Sono un attaccante, io». Reti da fare stasera contro il . «Ho tantissima fiducia. Credo che aver vinto sette partite di fila giocando bene e facendo molti di gol ci aiuterà. Sappiamo che servono almeno due gol. Non sarà facile. Ma in una partita di calcio tutto può succedere. Bisogna farne una nei primi cinque minuti». Anticipa , il piano è stato preparato a tavolino. Il 10 marzo del 2010 , firmando l'1-1 dopo il gol di Ronaldo, regalò i quarti al Lione che poi arrivò fino alla semifinale di . «Stavolta sarà più difficile. Proveremo a fare il miracolo».