08/03/2016 14:10
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Deve esser stato davvero convincente con i suoi, in queste ore, Spalletti, se uno dei giocatori al momento più importanti della sua Roma, come Diego Perotti, è pronto a lanciare la sfida al Real Madrid. «Ce la giocheremo, perché in una partita di calcio può succedere di tutto». Non sembra far paura più di tanto il Santiago Bernabeu a uno come lui, che nella Liga ha giocato tante stagioni con la maglia del Siviglia (2007-2014) bloccato però negli ultimi anni da tanti infortuni. “Non ci sono segreti nella mia rinascita, semplicemente sto meglio e senza tutti quei problemi fisici riesco a dare il massimo”, spiega l’argentino, rinato dopo il suo sbarco a Genova due estati fa. «Ho ancora tanto da dare e spero di farlo alla Roma per molti anni. Ora pensiamo alla gara col Real: siamo venuti per segnare almeno due gol, poi, se riusciremo a farne di più, ancora meglio. Sappiamo di avere delle opportunità. Ce la giocheremo. Abbiamo vinto sette partite di fila segnando moltissime reti, quindi faremo il possibile per vincere». Ci crede Perotti e ci credono i circa 2500 romanisti che stasera riempiranno il settore ospiti del Bernabeu. Una festa per ritrovare una dimensione europea dopo le tante figuracce del passaggio romano di Garcia, al di là di quanto sarà effettivamente possibile superare il turno. Ne è consapevole Pjanic, che spera però di poter un giorno raccontare di un’impresa fatta con la maglia giallorossa. Un po’ come accaduto alla prima Roma spallettiana, nel 2008, quando con un 2-1 in Spagna Totti e compagni conquistarono i quarti di finale della Champions. “Andiamo per provare a fare l’impresa, un miracolo, nel calcio tutto è possibile. Abbiamo pareggiato con i Campioni in carica del Barcellona”. L’analisi del centrocampista bosniaco al magazine della Champions lo porta a ricordare anche il gol che fece a diciannove anni ai blancos con il Lione. «Era stata una partita difficilissima, con una grande pressione, e loro segnarono subito con Ronaldo. Abbiamo gestito bene, ci siamo battuti fino alla fine, ho fatto questo gol che ci ha portato ai quarti e poi in semifinale, un anno molto importante, una partita molto importante». Partita che lo impose all’attenzione dell’Europa dei grandi.