20/03/2016 13:37
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Ora c’è la conferma anche del diretto interessato: Sabatini lascia la Roma. «Il mio futuro? Ho chiesto a Pallotta di risolvere il contratto il 30 giugno, lui ha accettato e si è dimostrato disponibile: non ci sarà nessuna buonuscita da trattare. Non ci sono misteri, è tutto molto semplice», le parole del ds a Mediaset Premium. Una notizia che era nota già alla vigilia di Roma-Frosinone (30 gennaio) e che il club aveva provato, invano, a smentire. Oggi lo ammette anche Sabatini, stanco di fare da parafulmine a determinate indicazioni e intromissioni nel suo operato da parte di Pallotta (o uomini vicino al presidente, tipo Zecca). Poi nel post-gara aggiunge: «La critica di Spalletti? L'accetto. Non volentieri ma l'accetto. Sta facendo la rivoluzione che avrei voluto fare io. Ho il rimpianto di non aver vinto. Il mercato? Si fa ora, quindi lo faccio io».
I due poi si sono parlati a lungo. Ora è corsa alla successione: al tecnico non dispiacerebbe lavorare con Carli, ds dell’Empoli (circola anche il nome di Gerolin). La società però sta pensando ad una soluzione interna con la supervisione di Zecca: in ascesa Balzaretti (nonostante le smentite). Anche l’ipotesi congiunta (Carli più uomini della società) non è da escludere. Per un dirigente che saluta ce n’è un altro che aspetta ancora di conoscere il suo futuro. L’incontro tra Conti e la Roma è slittato a domani.
Intanto il presente vede decisivo ancora Nainggolan: «Il mio gol? Ho visto la palla là in mezzo e sono riuscito ad anticipare Miranda». Pragmatico El Shaarawy: «Siamo stati bravi a recuperare, ora però dobbiamo puntare al terzo posto».