Stadio, scorciatoia olimpica. Malagò: "Se ci sarà, lì la finale". E oggi Pallotta va da Tronca
03/03/2016 13:38
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA - M. PINCI) - Forse l’incontro di martedì a cena dice più di quanto non dicano le parole dei protagonisti. James Pallotta e il presidente del Coni Giovanni Malagò di cose di cui parlare ne avevano molte. «Non si è toccato l’argomento stadio, abbiamo chiacchierato di tanti temi, come la candidatura olimpica»: questa la tesi del numero uno dello sport italiano. E però quello dello stadio di Tor di Valle non può non essere un tema centrale tra i due. Perché lo stallo del progetto inizia a preoccupare, all’interno del management romanista si fa strada la convinzione che il percorso più breve per portare a dama il progetto sia farlo entrare nel dossier di Roma 2024. Anche Malagò all’ipotesi ha aperto: «Speriamo si faccia lo stadio della Roma e abbiamo detto anche che se ci fosse si giocherebbe lì la finale del calcio ai Giochi». Insomma, il tavolo è pronto. Anche perché dopo i ritardi a causa degli errori nella stima degli utili (illusoriamente alti) e del coinvolgimento economico di Pallotta (fin troppo basso) e costati il posto a Mark Pannes, a 14 mesi dalla dichiarazione di pubblico interesse la conferenza di servizi non è ancora stata consegnata la documentazione richiesta. «La presenteremo ad aprile», promette Pallotta, facendo mea culpa: «I ritardi sono anche colpa nostra, non ci aspettavamo tutte queste difficoltà, le complicazioni sull’impatto ambientale, sul design...». Poi: «Lo stadio nel 2021? Mi sparerei». Lo dice entrando nella sede Enel, dove ha incontrato anche l’a.d. di Microsoft Italia Carlo Purassanta. Appuntamento “top secret” per coinvolgere nel progetto stadio due possibili partner tecnici, un fornitore energetico e quello informatico. Ma con Microsoft potrebbe anche nascere una partnership sul genere di quella che ha con il Real per creare un Cloud, una piattaforma digitale, per “collegare” i tifosi nel mondo e attrarre sponsor. Oggi intanto il presidente incontrerà il commissario straordinario Tronca per un vertice istituzionale. Ma non si parlerà di Tor di Valle.
Per Spalletti invece l’attualità si chiama stadio Olimpico, dove domani arriva la Fiorentina. È El Shaarawy a raccontare come la squadra stia preparando la sfida di domani sera, scontro diretto che potrebbe consolidare il terzo posto in classifica segnando il sorpasso. «Ho incontrato Pallotta l’altro giorno e mi ha fatto i complimenti per il mio inizio e per il gol che ho fatto a Empoli - le parole dell’attaccante a Sky - ma come il mister mi ha detto di continuare così, perché non abbiamo ancora fatto niente: contro i viola è una gara fondamentale, abbiamo la possibilità di scavalcarli, quindi dovremo cercare di vincere a tutti i costi, anche se non sarà semplice. Servirà una grande partita, perché noi stiamo in una buona condizione, ma dobbiamo riuscire a mantenere la concentrazione per novanta minuti. Ce la giocheremo a viso aperto». D’altra parte El Shaarawy si dimostra piuttosto ambizioso. «Crediamo non solo al terzo, ma anche al secondo posto, e per centrarlo dovremo intanto battere la Fiorentina». Spalletti ha recuperato Pjanic e Nainggolan, che ieri si sono allenati, anche se è probabile che alla fine rischi solamente il secondo, dando un turno di riposo al bosniaco. Avere a disposizione la forza fisica e tattica del Ninja è ancora più importante per l’assenza dell’infortunato De Rossi, mentre il bosniaco potrebbe tornare utile a Madrid. Da capire se Dzeko partirà invece tra i titolari. Non ci sarà il pienone dei grandi eventi, all’Olimpico, sono infatti circa cinquemila i biglietti al momento venduti, in linea con la media stagionale.