01/03/2016 13:29
IL TEMPO (E. MENGHI) - Piccoli guai a centrocampo e un attacco extralarge che impone scelte difficili. Spalletti ha premesso che non esistono riserve nella sua squadra, ma qualcuno contro la Fiorentina dovrà pur restare fuori là davanti, dove tutti stanno facendo bene ed è proprio questo il problema.
Un bel dilemma: senza Dzeko la Roma ha dimostrato di saper giocare forse il calcio migliore, eppure il centravanti ha ripreso a segnare e, smaltita l’influenza, è pronto a riprendersi una maglia da titolare. El Shaarawy viene da una doppietta, Salah all’andata impose la dura legge dell’ex, Perotti è il falso 9 che dà una mano in mediana e al tempo stesso garantisce assist e manda in tilt le difese avversarie. Uno di loro dovrà aspettare il proprio turno dalla panchina.
Per farli giocare tutti insieme con Dzeko punta servirebbe un centrocampo cerniera e gli acciacchi di Pjanic e Nainggolan rischiano di non renderlo possibile. Non c’è stato bisogno di nuovi esami strumentali per il belga, che ieri ha fatto piscina per provare a smaltire l’indurimento al polpaccio. Lui è tranquillo e conta di recuperare, ma se non dovesse essere in grado di iniziare la partita, potrebbe toccare a Vainqueur o Iago Falque.
«Mire» invece non si è allenato per via di un piccolo problema al ginocchio, che non sembra destare particolare preoccupazione, ma verrà comunque tenuto sotto osservazione. Il bosniaco dovrebbe stringere i denti e affiancare Keita in mediana, dietro torneranno Manolas e Florenzi al posto di Zukanovic e Maicon. De Rossi continua a svolgere lavoro differenziato, ma la strada della guarigione è lunga.