29/03/2016 13:17
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Ventidue anni di derby, ma quello di domenica prossima sarà molto probabilmente l’ultimo. Francesco Totti e i tanti pensieri di una gara che lo ha sempre visto protagonista, e della quale è diventato, con 11 gol, il miglior marcatore di sempre. Lui, che altri due derby li vivrebbe molto volentieri da giocatore, costretto invece a scontrarsi con la volontà della società giallorossa, per nulla intenzionata a concedergli un’altra stagione. Dopo aver trascorso Pasqua e Pasquetta tra Nizza e Montecarlo con la famiglia, il numero 10 comincerà oggi, col resto dei compagni, a preparare la sfida contro una Lazio che vive l’appuntamento un po’ come la sua ultima spiaggia stagionale. E anche per Francesco, che ieri ha festeggiato i ventitré anni dall’esordio in serie A (Brescia, 28 marzo 1993), sarà un’ultima spiaggia di sfottò cittadino alla quale approdare da calciatore, lui che il suo primo derby lo ha disputato il 6 marzo del 1994, quando aveva solamente 17 anni e a dargli fiducia era stato Mazzone. La Roma perse (1-0), ma da lì partì una storia infinita di rivalità: magliette, pollici versi, selfie, con quel record di gol da coccolare, e custodire gelosamente, sperando di magari poterlo aumentare proprio domenica. Sempre che Spalletti gli conceda l’occasione di scendere in campo contro i biancocelesti un’ultima volta. Pallotta dovrebbe tornare nella capitale a metà maggio, per la conclusione del campionato, e parlerà nuovamente con Francesco.