12/04/2016 14:44
C’è sempre Roberto Donadoni tra la Roma e i suoi problemi. Spalletti, che da quando è arrivato a Roma ha sbagliato pochissimo, ieri sera è stato sfortunato (tre pali di Salah, un record), ma anche poco incisivo nella scelta dell’undici iniziale e nella gestione successiva della gara. Certo, la Roma poteva vincere e, per lo sforzo fatto, lo avrebbe meritato. Però il Bologna non ha rubato nulla e l’unica cosa poco sportiva sono state le continue perdite di tempo, soprattutto del portiere Mirante, un altro che era in campo nel Roma-Parma di cui abbiamo detto. La Roma aveva pareggiato contro il Bologna anche all’andata. Due punti sono pochi per arrivare davvero in alto.
Spalletti ha ripresentato il 4-2-4 del derby, ma con interpreti molto meno importanti. Lo squalificato Nainggolan è stato sostituito nella maniera peggiore, cioè con Iago Falque. Keita (problemi alla schiena) ha lasciato il posto a De Rossi, che non giocava titolare da Sassuolo-Roma del 2 febbraio e ha patito la ruggine accumulata. Il tecnico di Certaldo ha lasciato per l’ennesima volta Dzeko in panchina, per non dare punti di riferimento alla difesa avversaria. Il d.g. Mauro Baldissoni, nel prepartita, ha parlato di un problema muscolare per il bosniaco, che però è entrato a 20’, senza lasciare traccia. Ormai Dzeko è un caso conclamato. Mai titolare, con poca fiducia da parte del tecnico, apparentemente sotto il peso di una situazione che non riesce a gestire.
(corsera)