La Roma resta ferma al palo

12/04/2016 13:34

IL TEMPO (T. CARMELLINI) - La Roma resta al palo. E mai accostamento fu più azzeccato in una serata nella quale la squadra di perde il passo del centrando tre pali e non riuscendo nel finale a portare la partita dalla sua parte dopo aver rimontato un gol di svantaggio. Ora sono sei punti di ritardo dai napoletani che in un turno senza Higuain e Sarri riescono ad allungare in classifica: è il calcio. La consolazione è che sono sei anche le lunghezze di vantaggio sull' quarta staccata. La Roma paga forse un calo fisico, ma anche l'unica ingenuità difensiva della serata e si scontra con la bravura di Donadoni: tecnico capace di rimettere in piedi una squadra che non molla mai. Il bilancio dice che il ha portato via quattro punti in due gare ai giallorossi, ma conferma anche l'incapacità della Roma di a rimontare quando va sotto: terza volta e terzo ko della nuova gestione tecnica.

PARTENZA SOLO ROMA - Subito Roma che ha il dovere di mettere le cose in chiaro e restare incollata al per continuare a credere in un secondo posto che cambierebbe molto nell'estate giallorossa. Ma che non sarà esattamente una serata fortunata lo si capisce al volo: nei primi venti minuti un miracolo di Mirante su , un gol annullato a (giustamente) e due pali di : il secondo dei quali dopo un grande intervento del bolognese.

CHI SBAGLIA PAGA - Dall'altra parte invece Donadoni ha preparato la partita perfetta: squadra copertissima che esce solo per randellare le caviglie avversarie e che sale sulle palle inattive. Così, come in una scena da vecchio copione, alla prima occasione vera il beffa la Roma. Punizione dalla tre quarti di Zuniga che mette dentro una palla velenosa sulla quale sonnicchia consentendo a Rossettini di beffare uno non perfetto. Fa uno a zero e Olimpico ancora più muto di quanto già non sia: immensa tristezza. La Roma chiude in svantaggio il primo tempo: è la prima volta dello 2.0.

LA SVOLTA TOTTI - A sorpresa dall'intervallo non rientra ma c'è al suo posto per il delirio dell'Olimpico che lo aveva chiamato a gran voce durante il riscaldamento. Nemmeno un giro di cronometro e centra il suo terzo palo di una serata maledetta. Ma il gol è nell'aria, porta ancora una volta la firma di ma c'è lo zampino del che serve l'egiziano sul filo del fuorigioco: 1-1 e la Roma cresce. Da qui in avanti è un assalto all'arma bianca, dispensa palloni per i compagni, cambiando la Roma: ma non basta.

SPALLETTI RISCHIA TUTTO - Per il rush finale il toscano mette dentro tutto quello che ha: va in campo per ormai sfinito. Non cambia la scena, la Roma in avanti a testa bassa e il che riesce in qualche modo a tenere. Ci prova con una gran botta da fuori sulla quale Mirante mostra il meglio di sé. Poi ancora , migliore dei suoi, quindi per l'ultimo sussulto che lascia però l'amaro in bocca al popolo romanista. Finisce così, Donadoni se la ride per niente perché sa benissimo di aver buttato una grande occasione. Il stasera è un po' più lontano con la consapevolezza però che questo farà soffrire anche loro e che la squadra di Sarri sabato sera giocherà la partita della vita contro l' a San Siro. È la gara che probabilmente deciderà tutto.