Le magie di Totti ora mettono fretta a Pallotta

26/04/2016 13:48

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Dodici minuti, stavolta. Nove più tre di recupero. E zero gol. Ma, come accade sistematicamente da qualche tempo, un contributo essenziale per la causa romanista. E non solo perché quando è entrato in campo lui, , la tramontana sull’Olimpico è apparsa più dolce e il sole più luminoso: prima un’invenzione da tramandare ai posteri per un imbambolato (forse stupito per quella giocata...) poi il tocco delicato in verticale, nel cuore dell’area del , per dare il la al gol da tre punti di . Come dire che il capitano ancora una volta ha lasciato il segno. E non può essere più un caso che la Roma con lui dentro segna, vince le partite e conquista punti per la .

CONTRATTO VICINO? SÌ, NO, FORSE - Si diceva, alla vigilia: quella contro il sarà la penultima partita di a Roma con la maglia giallorossa e nessuno della società l’ha smentito con vigore. Prima del fischio d’avvio di Orsato, il Mauro , a Mediaset, ha detto alcune cose da interpretare: «Ci sarà presto una comunicazione su quello che e avranno deciso di fare», il suo virgolettato. Lo scorso 19 marzo era stato il ds a parlare pubblicamente della faccenda: «Il futuro di ? La questione sarà affrontata presto in maniera definitiva». Insomma, è passato più di un (altro) mese e nulla ancora è stato ufficialmente deciso. Alcuni recenti segnali, però, autorizzano ad ipotizzare anche un’inversione di tendenza in casa Roma. E cioè che il rinnovo (annuale) di da impossibile sia diventato improvvisamente possibile. Non ancora probabile, si affrettano a precisare da Trigoria, anche se - si sostiene da più parti - la presentazione della campagna abbonamenti di dopodomani potrebbe essere l’occasione ideale per annunciare la novità. E da qui la comunicazione cui faceva riferimento ieri . Sarebbe triste, del resto, se la fine della storia tra la Roma e fosse certificata da tre righe su carta intestata. O no?Inattesa della verità, fonti vicinissime alla dirigenza continuano ad assicurare che tutto è già stato deciso: , in sintesi, non sarà confermato perché la sua presenza è un fattore che non favorisce la crescita della squadra. Discutibile, quantomeno.Ma l’ultima parola, è evidente, spetta alla società che ha il coltello dalla parte del manico. Nell’attesa, sarebbe giusto almeno far saper in fretta ai tifosi se la partita contro il Chievo dell’8 maggio sarà o no l’ultima di all’Olimpico da romanista. Per una forma di rispetto nei confronti sia della gente che ha una Lupa tatuata sul cuore sia del capitano. E, perché no?, anche della Storia. Basterebbe una semplice comunicazione, giusto?