Psicologia, tattica e rinforzi: la Roma bracca il Napoli così

06/04/2016 13:29

Una rimonta che sarebbe miracolosa. Se la Roma riuscisse davvero a mettere la freccia sul ed a finire seconda, stavolta sarebbe tutto merito di , uno che subito dopo il k.o. di Torino contro la (24 gennaio scorso) si trovava a -12 dai partenopei ed oggi, invece, è a sole 4 lunghezze di distanza e con lo scontro diretto da giocare in casa, il prossimo 25 aprile.

Ma come è riuscito a recuperare 8 punti in due mesi e mezzo? Migliorando le cose tatticamente, lavorando psicologicamente sulla testa dei giocatori e sfruttando appieno il mercato di gennaio, che ha portato in dote , e Zukanovic. A conti fatti, molto ma molto di più di Regini e Grassi, i rinforzi ottenuti invece dall’altra parte da Sarri.

8 punti recuperati nelle ultime dieci gare: 28 portati a casa (9 vittorie e un pari, con l’) contro i 20 del (frutto di sei vittorie, due pareggi e due sconfitte, contro e Udinese). Ma da quando siede sulla panchina della Roma la differenza è inferiore, tanto che i punti totali del tecnico di Certaldo diventano 29 contro i 26 di Sarri ed il differenziale scende da +8 a +3. Dopo il ko con la , la Roma era quinta e rischiava addirittura di uscire dall’Europa League, con il Milan a -2 e ed Empoli a -3. Oggi sembra un altro mondo, un’altra storia, tutta un’altra cosa. E questo perché ha ridato alla squadra un’organizzazione di gioco e rivitalizzato i giocatori sotto il profilo psicologico, ridandogli fiducia e carica motivazionale.

Anche i rinforzi di gennaio hanno inciso. Da una parte sono arrivati due come (6 gol e due assist da quando è tornato in Serie A) e (3 gol e 3 assist in giallorosso) che hanno trasformato il volto della Roma, a cui aggiungere un gregario come Zukanovic, che quando è stato chiamato in causa ha sempre dato un mano. Dall’altra parte, invece, Regini è stato preso per completare la rosa dei difensori ma finora non è riuscito mai ad andare in campo, Grassi è un investimento per il futuro ma anche per lui di presenze neanche l’ombra.

(gasport)