Rizzoli: "Mi ha dato fastidio il polverone su Bonucci"

29/04/2016 16:14

L'arbitro internazionale Nicola Rizzoli ha rilasciato un'intervista al noto quotidiano sportivo. Queste le sue dichiarazioni:

Rizzoli, da dove cominciamo?
«Beh, la cosa che mi ha dato più fastidio è stato il polverone su Bonucci: creato dal nulla».

Proprio dal nulla, no. La foto...
«Appunto, fatta girare sui social e accompagnata da commenti di ogni tipo. Ok i nuovi mezzi di comunicazione, ma chi fa questo di professione dovrebbe stare più attento e dare informazioni complete. Si è preso un frame e da quello si è dato per scontato addirittura che ci fosse stata una testata. Altre foto danno il senso della distanza e poi basta vedere il video per capire che non c’era nessun caso Bonucci».

Domenica scorsa il laziale le si è avvicinato per avere spiegazioni dopo un’ammonizione. C’è una distanza che i giocatori devono rispettare nei confronti degli arbitri?
«Non esiste una regola, ma è ovvio che un calciatore non può avere atteggiamenti aggressivi. Ecco perché s’insegna ai giovani arbitri di tenere le distanze. Detto ciò, molto dipende da come un giocatore si approccia e dalle caratteristiche personali».

Ci può spiegare meglio?
«Prendiamo : è venuto da me in modo tranquillo, senza gesti o parole concitate. E siccome sono un arbitro aperto al confronto, l’ho accettato. Se avesse usato toni sbagliati glielo avrei impedito. Con Bonucci andiamo oltre: sono stato io ad andare da lui perché stava protestando con l’addizionale. L’ho portato via e siccome continuava a dire che non era rigore, è stato ammonito. Nessuno in campo, nemmeno del Torino, ha percepito qualcosa di sbagliato. Poi ci hanno pensato i social...».

Quel derby non è stato la sua migliore direzione.
«Può essere, probabilmente ho fatto alcune valutazioni sbagliate sulle ammonizioni da dare. Così come c’è dispiaciuto per il gol del Torino annullato per un fuorigioco inesistente. Ma non era una chiamata semplice come è stato detto».

(gasport)