Roma, c'è solo il secondo posto

11/04/2016 13:33

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Pedalare a testa bassa: lo slogan di si sposa bene con il comportamento da avere fino al traguardo. Perché la Roma, lasciati per strada punti preziosi tra inizio novembre e metà gennaio, non si può permettere distrazioni e soste durante la volata . Il secondo, anche senza Higuain, è subito ripartito, allungando a più 7. I giallorossi sono chiamati a rispondere nel monday night casalingo contro il per restare in scia della rivale in attesa dello spareggio del 25 aprile all’Olimpico. L’obiettivo minimo per la proprietà Usa resta il podio, ma il tecnico di Certaldo spera di piazzarsi, come ha fatto negli ultimi 2 tornei il suo predecessore , alle spalle della per evitare i fastidiosi preliminari di agosto e soprattutto le eventuali dismissioni tecniche.

RITMO SCUDETTO - In palio, in queste ultime 7 gare, c’è dunque il futuro. Anche perché , in 12 giornate, ha riportato la Roma ai vertici del nostro calcio. Addirittura più nella considerazione che nella classifica: rivalutata la rosa, attraverso il lavoro e il gioco. Il raccolto, 29 punti su 36 disponibili, è servito per il momento a salire al 3° posto e a staccare l’ e la . La capolista, capace di vincere tra l’altro lo scontro diretto allo Stadium con il nuovo allenatore arrivato a Trigoria da soli 10 giorni, ha invece potuto sfruttare il vantaggio accumulato prima del cambio sulla panchina giallorossa, anche se la Roma ha viaggiato nelle ultime 10 partite alla velocità dei campioni d’Italia, messaggio che Allegri dovrà tener presente per la stagione che verrà. La serie positiva (9 successi e 1 pari), iniziata proprio dopo il ko contro i bianconeri a Torino, ha riaperto la corsa al 2°posto. Con la striscia, da incrementare contro il che si presenta senza Giaccherini e (out pure Mounier e Taider), ha messo al sicuro il 3°. In caso di vittoria, dopo la sconfitta della a Empoli, aumenterebbe il distacco dal 4°, dove adesso c’è l’ che, con 1 gara in più, è ancora sotto di 5 punti.

AL MINIMO -  sta cambiando spesso il sistema di gioco. Non ne ha scelto, come nella prima esperienza a Trigoria, uno di riferimento. All’epoca puntò sul che ha usato anche in questa nuova avventura e che potrebbe riproporre proprio contro il . Ha, invece, utilizzato quasi sempre gli stessi interpreti, scelta che ha permesso alla Roma di trovare equilibrio, efficacia e continuità, insistendo su chi sta meglio fisicamente e soprattutto su chi partecipa bene all’addestramento quotidiano. Senza guardare in faccia nessuno. «Per il bene della Roma» ripete spesso. Ha lasciato fuori diversi big, non solo : in panchina sono finiti anche , e , senatori che si candidano per riavere già stasera spazio dall’inizio. Il centravanti spera di prendere il posto dello squalificato , anche se c’è sempre la formula senza prima punta: il 4-3-1-2 con a centrocampo e terzino (come il 7 febbraio contro la Sampdoria). Sembra, invece, esclusa la rotazione extralarge, ma alcune posizioni sono da verificare: e non si sono più fermati e ha combattuto in settimana con il mal di denti.

CALO ROSSOBLU - E’ il derby d’America, tra lo statunitense e il canadese Saputo. Ma il gap è enorme: sono 27 i punti che separano la Roma dal . Anche il club rossoblù ha ripreso quota dopo aver esonerato l’allenatore di inizio stagione. Saputo si è mosso prima di , mandando via Delio Rossi a fine ottobre e chiamando Donadoni. L’intervento in corsa, come per la società giallorossa, è risultato decisivo. Il nuovo tecnico, partendo dal terzultimo posto, ha messo al sicuro Il da più di un mese. Ma si è improvvisamente fermato da 6 partite: 3 sconfitte di fila e 3 pari. La Roma non può sapere se sia un bene o un male.