Spalletti il martello. Da ElSha a Florenzi la Roma è rinata così

05/04/2016 14:00

L'arrivo, anzi il ritorno, di a Trigoria ha scosso letteralmente i giocatori: via gli alibi, è servito il bastone per raddrizzare la baracca. Legnate durissime per lezioni preziosissime. Ne ha avute per tutti, da : «Ogni tanto si perde in certi atteggiamenti inutili, ma certe cose i campioni non le fanno. Quando smetterà, diventerà un campionissimo», a : «Ho messo la regola che chi non passa la palla deve pagare la cena al compagno. vada al bancomat... In campo deve essere più curioso». Per non parlare di : «Deve farmi vedere che vuole pregarmi per riavere una maglia» e soprattutto di , rinato a Roma dopo i fallimenti di Milano e Monaco.

La lettura del derby è stata perfetta, con alto fin sulla linea degli attaccanti per aggredire la Lazio. È solo l’ultima evoluzione di un processo laborioso. «Prima di andare allo Zenit, pensavo che avrei schierato la mie squadre con il fino alla morte. Poi ho scoperto che c’è anche qualcosa di diverso».

(gasport)