19/04/2016 13:20
IL TEMPO (A. SERAFINI) - L'obiettivo è quello di dimenticare in fretta, tornando subito in campo. Il turno infrasettimanale di domani con il Torino quindi si incastra perfettamente nel subbuglio romanista registrato dopo i pareggi con Bologna e Atalanta, perché se il limbo del terzo posto è ancora tutto da definire, non ci sarà spazio per ulteriori passi falsi.
Il day after a Trigoria d'altronde si è diviso tra qualche sorriso necessario dopo la tempesta e l'insoddisfazione personale di chi continua a scontrarsi con una stagione piena di ombre e poche luci. Per questo il silenzio di Dzeko non è certo passato inosservato al tecnico, che domani all'Olimpico è intenzionato ad affidargli nuovamente una maglia da titolare: probabilmente in questo momento l'unico modo per aiutarlo ad uscire dalle critiche e dalla cappa mediatica che lui stesso ha contribuito a creare. Rispetto a Bergamo però, si cambierà ancora.
Nonostante le poche ore ravvicinate dalla partita, Spalletti ha voluto tutti in campo per la seduta di ieri, escludendo i consueti esercizi defaticanti (per chi era sceso in campo con l'Atalanta) e tirando dritto verso la preparazione della gara con il Toro. In attacco tornerà El Shaarawy, che insieme a Dzeko e Salah comporranno il tridente supportato da Perotti, pronto a ricoprire ancora una volta il ruolo di trequartista alle spalle del bosniaco. Scelta dettata anche dall'assenza forzata di Pjanic, fermo ai box per un affaticamento all'adduttore.
Il numero 15 resterà a riposo aspettando la sfida decisiva con il Napoli, evitando quindi il rischio di guai peggiori. Esclusa l'ipotesi della lesione, non sono in programma nuovi esami.
A centrocampo spazio a Nainggolan e Keita, riposato dalla doppia panchina consecutiva: il maliano al momento è in netto vantaggio nel ballottaggio aperto con De Rossi.
In difesa arrivano buone notizie da Digne, che oggi rientrerà in gruppo dopo la contusione alla gamba destra ricevuta in uno scontro di gioco con Kurtic. Il francese sarà a disposizione: Florenzi agirà sulla corsia opposta al fianco della coppia titolare Rudiger-Manolas.