LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) -
«Totti ne ha cambiate parecchie di partite ultimamente... anzi, negli ultimi 25 anni». E’ Daniele De Rossi, tornato titolare dal primo minuto (e da capitano) ad esaltare l’ennesima magia del numero dieci. Come era accaduto contro Bologna, Atalanta e Torino, il capitano è stato decisivo anche nella vittoria della contro il Genoa (2-3). Suo il gol del momentaneo pareggio, su punizione (ventunesima realizzazione da calcio piazzato: non accadeva da marzo 2013 contro il Parma). Cinque gol in 315 minuti, una media di una rete ogni 65’: score che potrebbe coincidere con la definitiva decisione della società di rinnovargli il contratto. «Sembra che sarà con noi anche l’anno prossimo — ha dichiarato De Rossi a fine gara — e io ne sono felice. È un grande amico, una grande persona, e tutti tifiamo affinché rimanga con noi». Conferme arrivano anche dal dg Baldissoni: «Il presidente sta parlando con Totti. Quanto successo nelle ultime settimane può influire sulla decisione finale che non verrà presa in autonomia dalla sola società, ma da entrambe le parti. Siamo vicini alla fine del campionato e quindi vicini alla risoluzione della vicenda».Ragiona per il gruppo, Luciano Spalletti, entusiasta per una vittoria che è merito di tutto il gruppo. «E Szczesny non si potrebbe risentire del fatto che non si parli della sua parata? Rammentiamo anche gli altri, poi Francesco ha fatto più di quello che ci si aspettava. Ma c’è un gran gol di El Shaarawy su una palla lavorata da Dzeko. Una vittoria fondamentale di tutta la squadra». Il tecnico non vuole che i meriti vadano solamente a Totti, che comunque elogia. «Secondo me Francesco è un brillante. E i brillanti si mettono nelle grandi serate, al momento giusto, non tutti i giorni. Lo ribadisco: io sto con lui».