Gambero Dzeko, dall’illusione alla delusione. Cercasi riscatto

08/05/2016 14:05

L’ultima volta che l’Olimpico, in campionato, era pieno, ne era il re. Aveva segnato contro il Siviglia in amichevole e i tifosi sognavano. Poi, all’esordio casalingo quel gol con la , festeggiato sotto una  che allora era al completo. Sembrava l’inizio di una favola, la storia invece è andata diversamente.

I numeri non sono poi così male (10 gol tra campionato e coppe), ma quello che è mancato, a lui e alla Roma, è stata la capacità di incidere e decidere le partite. Ad Edin è mancata spesso la cattiveria, tanto che ieri , ribadendo che lui quando fa la formazione «non ha parenti», ha sottolineato come le sue scelte siano fatte in base agli allenamenti.

Oggi dovrebbe di nuovo, partire dalla panchina e sarebbe la nona volta nelle ultime undici: una prova, l'ennesima, che forse il suo futuro è davvero lontano dalla Roma. Lui ha detto che «vorrebbe restare» e che il secondo anno fa «sempre meglio del primo». Anche il ds , tre giorni fa, ha aperto le porte a una sua permanenza («Vuole restare alla Roma. Se non cambia idea, resta una risorsa. D’altronde anche al Wolfsburg e al City il primo anno fece fatica»).

(gasport)