05/05/2016 13:57
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Dipendesse da lui, non ci sarebbero molti dubbi: Radja Nainggolan vuole restare alla Roma. Qui ha trovato il suo habitat naturale, un posto fisso in squadra e nel cuore dei tifosi, una città che soddisfa la sua voglia di vivere e dove gli piacerebbe far crescere il secondogenito in arrivo a luglio. Nella Capitale il Ninja comprato casa e aperto un negozio d’abbigliamento insieme alla moglie, non sarà facile convincerlo a mollare tutto. Ci sta provando Antonio Conte, che lo voleva portare alla Juve e ora lo ha messo in cima alla lista della spesa presentata al Chelsea. Al netto delle smentite (convincenti) su un presunto incontro tra i due martedì in un hotel di lusso romano, la pista di mercato c’è ed è caldissima.
Ma non è stato Nainggolan, che ieri ha compiuto 28 anni, ad aprire il fronte. Un mese fa il diesse Sabatini è volato a Londra per ascoltare le intenzioni di Abramovich: sul piatto circa 35 milioni di euro contro i 45 fissati dalla Roma come prezzo del cartellino, con la possibilità di inserire nell’affare qualche giovane promettente del Chelsea, che da due anni vince la Youth League. Conte vuole anche Rudiger (ma preferisce Koulibaly) e la Roma è disposta a parlarne. Radja e il suo procuratore sono stati informati e per ora sono rimasti ai margini di una discussione intavolata dal mediatore Ramy Abbas, l’agente di Salah. Da allora si è parlato molto e fatto poco: i due club non hanno mosso ulteriori passi e Nainggolan non ha cambiato idea. Nel momento in cui la Roma lo informasse di aver raggiunto un accordo per cederlo, Radja andrebbe ad ascoltare l’offerta del Chelsea. L’effetto di un’offerta milionaria è da verificare e se la società giallorossa lo spingerà ad accettare lo scenario potrebbe cambiare.
Solo un’ipotesi per ora. Come lo è la cessione di Pjanic. Sabatini preferirebbe vendere il bosniaco realizzando una plusvalenza piena, avendo ammortizzato in cinque anni il costo d’acquisto del bosniaco. Il prezzo di 38 milioni è fissato dalla clausola rescissoria, la Roma è disposta a uno sconto pur di incassare una cospicua somma prima del 30 giugno per aggiustare un bilancio che necessita entrate da 40-45 milioni per soddisfare l’accordo fatto con l’Uefa. Il Psg si è mosso in anticipo su Pjanic, alla finestra c’è anche il Bayern di Ancelotti qualora lasciasse andare Thiago Alcantara al City di Guardiola. Ma proposte scritte a Trigoria non sono ancora arrivate.
L’impressione è che alla fine uno tra Pjanic e Nainggolan partirà e sarà il mercato a stabilire chi. Nel frattempo la Roma si sente tutelata dal recupero di Strootman e dall’arrivo di Gerson, ma Sabatini è già oltre. L’altroieri a Milano ha incontrato Fenucci e Di Vaio del Bologna durante un pranzo a cui ha partecipato anche il diesse sampdoriano Osti. Oltre a discutere dei rispettivi destini professionali (sia Sabatini che Osti sono nel mirino di Saputo), si è parlato di diversi giocatori che potrebbero finire in un giro di mercato. Su tutti Diawara, il centrocampista del ’97 messo all’asta dal Bologna. Pagato 600mila euro più bonus, ora vale 15 milioni e ha attratto l’interesse di diversi grandi club europei. La Roma lo prenderebbe volentieri, a conferma di un possibile buco da colmare nel centrocampo del prossimo anno in cui non ci sarà più Keita e non è detto rientri Paredes.
In direzione Emilia potrebbe invece partire uno tra Sadiq, Ponce, Ricci, Emerson, Zukanovic e Torosidis. Tante possibili pedine di scambio per arrivare a Diawara, uno di quelli per cui Sabatini farebbe follie dopo aver rinunciato a prendere il suo compagno Donsah, destinato alla Juve.