LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) -
«Francesco Totti continuerà a giocare nella Roma. Lui è una leggenda e, come sapete, continuerà a far parte della nostra famiglia anche per un tempo lunghissimo nel futuro». È il direttore generale, Mauro Baldissoni, a chiudere la querelle legata al rinnovo del capitano giallorosso. Il lieto fine, d’altra parte, era nell’aria da qualche giorno, ma per l’ufficialità si vuole aspettare l’arrivo di Pallotta, atteso nella capitale martedì prossimo. Il presidente annuncerà l’accordo e si tratterrà in città qualche giorno per degli incontri istituzionali in agenda, legati alla realizzazione dello stadio di Tor Di Valle (dovrà rivedere anche il presidente del Coni, Malagò). «Totti è irraggiungibile — prosegue il riconoscimento di Baldissoni a RomaTv — e quando si entra nel mondo della favola, il confine tra la realtà e l’immaginifico si perde. Francesco va oltre, è il simbolo universalmente riconosciuto, non solo della Roma, ma anche del calcio».
Il giocatore percepirà uno stipendio da 1,2 milioni di euro più i premi, con una percentuale garantita sulla vendita della maglia numero dieci. La società è poi andata incontro alla richiesta del giocatore di avere nel futuro da dirigente un ruolo operativo dentro Trigoria, da direttore tecnico o responsabile delle giovanili, promettendogli che la cosa verrà valutata bene e, nel corso dei prossimi mesi, le parti torneranno a discutere la questione. Parole di stima arrivano dal collega francese
Digne che lo considera
«meglio di Ibrahimovic visto che ha giocato tutta la vita nella stessa squadra».